(13 marzo)
E’ provato “scientificamente” – verrebbe da dire – che la palla esercita un influsso innegabilmente positivo, benefico tanto sui bambini/ragazzi quanto poi sugli adulti.
A questi ultimi in particolare, escludendo quanti continuano a stare dalla ‘parte attiva’ per vocazione, spetta il delicato e responsabile compito di educare al gioco (uno strumento utile anche per la crescita personale) – in maniera particolare proprio i fanciulli -, passando in questa maniera da soggetto attivo – coinvolto nella pratica – a soggetto passivo – in cui volgere la propria attenzione ai regolamenti e al rispetto delle regole -.
Questo avviene se la passione per la disciplina e le sue regole superano la pratica della stessa.
Un passaggio che verosimilmente coinvolge una minoranza: un ruolo forse non facile da rivestire e svolgere da subito ma che regala poi soddisfazioni, a vario titolo, e gratificazioni.
E’ in questo contesto che anni fa mi sono imbarcato in una avventura formativa (ed educativa) incentrata sullo sport quale strumento di crescita e che tuttora sto portando avanti: l’appassionante ruolo di arbitro di pallavolo.