Aria di derby alla Silvio Pellico

(4 marzo)

Il weekend sottorete si apre con una partita riecheggiante, “di cartello”. Scuole Silvio Pellico di Varese, categoria under 12, di fronte le compagini di Elpis 2001 e Atlas San Fermo: ecco il ‘derby della Valle Olona‘, dal momento che ambedue le società condividevano fino all’anno scorso come casa-madre la palestra Falaschi. Ritrovo volti conosciuti fra il pubblico presente e sulle panchine.

La squadretta di San Fermo viene dalla recente eliminazione dal tabellone regionale (attualmente invece le compagne dell’u14 sono impegnate nei quarti di finale della categoria, unica squadra della provincia di Varese ancora n gioco nei regionali). Elpis per contro, recentemente già diretta, nello sviluppo della gara si è mostrata di buona levatura, non tradendo le aspettative del proprio pubblico, affatto condizionata da Atlas. Tutti elementi che fanno presagire ad una partita intensa. E in effetti il campo parla di una gara avvincente, nonostante la giovane età delle protagoniste, e affatto con ritmi blandi.
Al sentore di un ‘derby’ conscio dell’appuntamento, del clima- agonisticamente parlando – che avrei potuto trovare sul campo, quindi ben preparato, e penso che il campo mi abbia dato ragione. A corredo del contesto altisonante sbandieratore e trombetta (per fortuna non spacca-timpani !!).

Il referto riporta parziali stretti se non risicati (15-17, 12-17, 17-10, 10-17, 14-17) per poco più di un ora e mezza di gioco in cui ambedue hanno dimostrato la maturità raggiunta nel loro giovane cammino, dando spazio anche a giocate non indifferenti e non rinunciando a scambi – pure intensi – su palle alte. Un peso non indifferente nello sviluppo del gioco come nella direzione dei singoli set sono i maschietti di ambedue le formazioni, uno per partita nella gara di oggi.

Ad acuire la tensione un fattaccio da casistica occorso nell’intervallo fra il quarto set e il tie-break: all’improvviso l’impianto di illuminazione si spegne, e sbigottiti non si sa il perché. Prontamente, cogliendo il contesto vengo preso anch’io da un momento di smarrimento, così su due piedi qualora si protrarrebbe il fattaccio non saprei come comportarmi (beh in effetti, il nostro ABC suggerisce che trattandosi di campo impraticabile la società ospitante dovrebbe preoccuparsi di “trovare un campo alternativo” sì, ma se la partita dovesse ancora iniziare, non se è già in corso di svolgimento: quindi ?.. Aspettare ? Sospendere la partita ? Chiuderla ?) … Mmahhh ! Poi per fortuna (fatti tutti gli spergiuri del caso – l’impianto regge fino al termine della gara !!

Weekend in ‘formato derby’: se quello di ieri lo era per definizione, oggi invece al Palabunker di Cuveglio una “classicissima” per Blu Volley con la giovane under 16 guidata da Cernecca, al debutto casalingo, che nel tardo pomeriggio della domenica ospita il sodalizio di CSI Luvinate. Con lo spauracchio degli acciacchi patiti in questo weekend (mal di testa in primis dietro l’angolo), mi accingo a dirigere questo derby per autonomasia. Partita sostanzialmente tranquilla dal punto di vista arbitrale con pochi interventi da sanzionare ma decisamente intensa quanto a dinamiche e scambi di gioco (più di un’ora e mezza di gara !). Il campo rivela però in particolare nel primo set la maggiore esperienza e dinamicità di Luvinate mentre il sodalizio di casa appare slegata e ‘molliccia’ e manca della continuità necessaria (1-6, 3-9 e 7-14 alla prima rotazione, 12-19 in seconda); Se Luvinate ha così vita facile, capitan Milanta per le locali cerca di ricucire un gap preoccupante (20 a 23 da 13-23) ma oramai è tardi (21-25).
Il rientro in campo vede la squadra di casa più determinata e, nonostante fatichi ancora a trovare i giusti assetti, rimane in scia (11-14) e mette sottopressione sino gli ultimi scambi le avversarie (19-20, 21-21). Sul momento più culminante però Blu Volley al servizio manda in rete per il conclusivo 23-25.
Sestetto immutato per la squadra di casa nel terzo parziale mentre Croci rimescola le sue pedine. Luvinate appare ora però in affanno (11-6, 14-7) e le gialloblu vanno ad approfittarne alzando il livello del gioco (18-8, 20-9) per il conclusivo 25-12.
Si arriva così al quarto set con formazione praticamente immutata per Blu Volley (solo cambio del palleggiatore, Grossi per D’Urso) e che si sviluppa nuovamente con le due quadre a braccetto. Le ospiti cercano di allungare (8-13, 9-19). Luvinate tiene alta la concentrazione in campo per preservare il prezioso vantaggio. Di nuovo, il ritorno di Milanta alla battuta cerca di colmare un pericoloso gap (7 punti): riesce nel sorpasso (24-23) ma il cambiopalla è ‘fatale’: 26 a 24 per la squadra ospite che così si porta a casa la partita.

L’inizio della stagione è poi favorevole per tastar la propria “caratura“. Da quando ho deciso di intraprendere questo ruolo ho fatto mio il genuino motto del “buon padre di famiglia“, basilare per i Salesiani. Così, parlando di approccio alla gara nella mia cronaca non starei come d’abitudine a parlare di preparazione, cambio di categoria, maggiore attenzione richiesta bensì di un passaggio basilare e necessario per riconoscere un buon arbitro: chiamiamolo passaggio da ARBITRO AUTORITARIO ad ARBITRO AUTOREVOLE: ciò sta a significare un cambiamento necessario nell’essere arbitro: avere cioè piena padronanza e visuale del campo da gioco, in modo da essere il più attendibili e giusti possibile nelle proprie decisioni, ed essere precisi perciò sul perché e quando fischiare un’azione non regolamentare senza suscitare dissensi e malumori in primis degli atleti (cosa sicuramente non sempre facile !). Un target ‘IN DIVENIRE’ questo che si acquisisce con tempo e l’esperienza sul campo. Anche quest’anno allora il buon proposito c’è chissà sia l’annata buona !! 🙂 E nella partita odierna mi pare di essere riuscito a perseguire al meglio l’obiettivo.

Elpis si fa bella per il pubblico di casa

(domenica 26 febbraio)

Gradevole partia di uder 12 oggi fra i sodalizi di Elpis 2001 e Union Oratori Castellanza. Raggiungo così la (quasi inusuale) palestra della scuole Silvio Pellico di Varese dove Elpis ha trovato nuova casa.
Sulle due panchine volti che già conosco: da una parte Emanuela Tanco (confermata alla guida delle “pulci”) per le locali dall’altra il collega (nuovo acquisto del gruppo arbitri della PGS Varese) Stefano Barella.
Alla seconda partita stagionale del girone VA01, si trovano già ad inseguire la capolista Atletico Cedrate.
A giudicare dagli elenchi atleti delle due squadre, Elpis appare una compagine decisamente giovane (un solo 2011, ben 4 2013 !!), mentre Castellanza porterebbe più esperienza (7 elementi del 2011).
Malgrado tutto, Elpis vuol fare bene davanti al proprio pubblico, e la cosa traspare chiaramente dalla determinazione espressa dalle ragazze in campo che, forse inverosimilmente, riescono a scavare dei buoni break a più riprese approfittando di una Union ‘stordita’ (ne è forse testimonianza il gesto plateale di disapprovazione per il gioco delle sue ragazze dell’allenatore allorché chiama time out sullo 0-5 del primo set).

La squadra di casa parte subito col piede giusto e, forte di un gioco articolato e ben strutturato sui 3 tocchi – ma non impossibile da gestire per le ospiti -coglie spesso di sorpresa le avversarie che verosimilmente non paiono esprimere un bel gioco La squadra di Castellanza è praticamente inerme “2”in panne” si direbbe: il primo set termina con un perentorio 17-3 !
Se il primo parziale vede le ragazze di Barella totalmente attonite e spesso ‘ferme’, i successivi due sono più giocati da ambo le parti e in cui in più passaggi le due compagini procedono a braccetto (a referto 17-11 e 15-17).

Determinante poi nello sviluppo dei cinque set giocati, ma non cruciale certo, il maschietto di Elpis che in più occasioni sciorina delle vere e proprie bordate che cadono come sassi nella metacampo avversaria … stordendo la difesa di Union impreparata.
Se nel quarto parziale la squadra ospite nuovamente “si siede” (17-5), pure nel quinto set con “le pulci” di casa non si mostrano affatto provate senonché Union “prende quota” al giro di boa ma è tardi (17-12) !

“Prima” alla palestra di via Carnia (Varese)

(sabato 9 aprile)

Nell’inedita cornice della accogliente e luminosa palestra della scuola Anna Frank di Varese oggi mi ritrovo a dirigere una gara della categoria under 13 fra la locale Elpis, spostata di casa da San Fermo per sovrapposizione con altra manifestazione sportiva, e le coetanee di Real Busto guidate dal collega Mauro.

Una sfida dal sapore dolceamaro sulla carta, che potrebbe nascondere cioè degli “incroci” insidiosi nelle dinamiche di gioco. Beh, il campo dirà ben altro, anzitutto partita assolutamente tranquilla (tanto che non devo nemmeno intervenire a sanzionare azioni fallose) fuorché l’impegno di ambedue le formazioni.


Se il risultato finale è appannaggio della formazione bustocca per 4 a 1, il campo dice di una gara giocata e tenuta viva sia da Elpis che da Busto ‘a tutto campo’.
Viene fuori la maggior esperienza della compagine bustocca, ma la squadra di casa non si dà vinta affatto.
Come non mancano spettacolari e prolungate azioni di gioco a palla alta, che fanno ‘trattenere il fiato’.
Le ospiti fanno capire subito le proprie intenzioni (0-4, 2-5) mentre la squadra di Caravello è vittima della propria fragilità non riuscendo a collezionare poi break utili (8-17).
Archiviato il secondo set, fotocopia del primo, il terzo vede le ospiti tornare in campo come ipnotizzate (4-0, 10-6); così la frazione scivola via, nonostante quanto visto sinora e, con una buona chiusura del capitano, Elpis strappa il set 17 a 10.
Quarto e quinto set che verosimilmente vedono le ospiti salire e annichilire il sodalizio di casa (17-3, 17-5).

Forse una delle migliori partite di categoria che possa ricordare da quando arbitro, avvincente e combattuta da ambedue le squadre nonostante il diverso “peso”.
L’abilità arbitrale a questi livelli (leggi giovanissimi) sta nell’intuire le azioni decisamente fallose – estreme – nelle dinamiche giocate, non intervenendo su qualsiasi presunzione: per quanto visto sul campo nessuna delle due ha eccelso in ciò.


Soddisfazione (e compiacimento anche !) a fine gara quando una giovane atleta dimostra la sua felicità di aver potuto giocare senza “tensione agonistica”. O forse è emerso ancora il ‘buonismo’ dell’arbitro. Io penso di no.

Un derby varesino a Casciago

(venerdì 1 aprile)

Impegno stasera a Casciago per una partita di under 16 tra la locale formazione di CSI Luvinate contro il sodalizio di Elpis. Sulla carta un ‘derby varesino’ si direbbe, ma quanto si vede in campo rivela di ‘due pesi e due misure’. Denotando la disparità fra le due squadre, intervengo pochissime volte a sanzionare azioni fallose.
Partita non entusiasmante, dalle grosse aspettative, che Luvinate riesce a gestire e a chiudere facilmente con un perentorio 3-0 (25-14, 25-17, 25-10).
Distinte alla mano, le locali vantano una maggiore esperienza (annate 2008 e 2007) mentre Elpis presenta una rosa più variegata (da 2006 a 2009).
Già all’avvio della prima frazione la gara assume verosimilmente una direzione pressoché univoca con la squadra di casa che gioca una discreta pallavolo senza patemi (3-1,7-3, 10-7) mentre le ospiti rimangono spesso inermi su palle attive e imprecise dai tre metri (25-14).
Si torna in campo e quanto si vede è decisamente fotocopia del set precedente con le locali che osano di più (11-4, 14-6) e continuano a gestire agevolmente l’andamento della gara (25-17).
La terza frazione di fatto si chiude sul finire della prima rotazione con Elpis che non sa sfruttare l’iniziale errore a rete di Luvinate che non tarda poi ad ottenere break favorevoli (8-4, 17-5). Ora le ospiti giocano una brutta e scialba pallavolo per una under 16 e paiono molli e remissive a difendere la palla, per il conclusivo 25 a 10.