In Valcuvia “Risveglio in musica”

(domenica 16 luglio)

Per gli astanti “volenterosi’ accorsi stamane alla baita S. Maria un inusuale… “risveglio in musica”. ‘Spot’ azzeccato per l’ appuntamento musicale offerto dalla pro loco di Cuveglio in collaborazione con il comune di Cuveglio, il Centro Anziani di Vergobbio e la cooperativa di ‘Musica per Varese’ presso il parco omonimo di Cuveglio.
Cosa di meglio di iniziare una mattinata domenicale con della bella musica ‘pizzicata’, melodie leggere, temi di colonne sonore che riecheggiano, proponendo una cavalcata fra la tradizione celtica, melodie indimenticabili talora riprese dai film fino ad arrivare a tempi più contemporanei ? Ecco allora protagoniste l’arpa celtica di Silvia Zandegù e il flauto traverso di Vanessa Capato, giovani musiciste e insegnanti presso la locale scuola musicale di Cuveglio.
Come da ‘traccia’, Il programma si articolava fra melodie suadenti (‘Il Mattino’ di Edward Grieg, ‘The green man’ e ‘Morgan’), melodiche e fantasiose (come ‘Greensleves’ e ‘A fairy’s love sog’, ‘La bella e la bestia’), ad altre più famose (Il lago dei cigni di Tchaikovsky e la struggente ‘My heart will go on’, celebre colonna sonora del film ‘Titanic’) opportunamente arrangiate.
Che dire ? Un bel modo per iniziare una giornata di festa !

La nascita di Google

(lunedì 10 luglio)

Nel variegato palcoscenico del mondo digitale, un ruolo di rilevanza è quello rivestito da Google (attenzione: Google Chrome venne dopo), il motore di ricerca più famoso e versatile oltre che verosimilmente più utilizzato al mondo oltre ad essere uno dei primi sviluppati.
Google nasce … nei laboratori dell’università americana di Stanford dalla collaborazione tra due studenti, Larry Page e Sergey Brin, nel 1995. Larry e Sergey, pur avendo diverse personalità, sono accomunati da un grande obbiettivo: riuscire a riorganizzare il mare magnum di informazioni presenti nel Web al fine di renderle più accessibili agli utenti.
Nel 1996 i due cominciarono a lavorare sul progetto “BackRub” – l’archetipo di Google -ovvero un motore di ricerca che permetteva di di realizzare collegamenti fra diverse pagine web determinandone così la rilevanza.
Alla base di ‘BackRub’ c’era quello che probabilmente è il loro maggiore successo (oltre ad essere tuttora una “pietra miliare” nell’evoluzione dei modelli matematici): l’algoritmo PageRank il quale assegna un punteggio alle pagine web in base all’apprezzamento e alla qualità dei collegamenti delle stesse. Ciò ha permesso di ideare un innovativo sistema di classificazione dei risultati di ricerca. Il successo che ne derivò fu tale da permettere ai due giovani di costituire una società per lo sviluppo e la commercializzazione del motore di ricerca (settembre 1998): Google Inc., che lanciò di fatto il motore di ricerca. “Google” nacque quasi in sordina in un modesto appartamento. L’interesse e le successive innovazioni hanno poi consentito all’azienda ‘Google’ di spostarsi a Mountain View in California, riuscendo ad attirare sempre più l’attenzione degli investitori _.

Ma a cosa si deve il nome ‘Google’ ? “Google” deriva dal termine matematico “googol” che indica il numero 1 seguito da 100 zeri, a rappresentare l’immensa quantità di informazioni che il motore di ricerca avrebbe dovuto gestire.
Negli anni successivi, le migliorie per mantenere chiara e semplice d’impatto la propria interfaccia hanno permesso a Google di sperimentare un inimmaginabile successo nel panorama digitale.

Inoltre, nel 2000 nacque Google Adwords, un sistema di pubblicità basato su annunci testuali, che avrebbe presto generato ingenti entrate per l’azienda; ciò consentì all’azienda di fare il suo ingresso in borsa nel 2004.

La crescita di Google non si è fermata al solo motore di ricerca. Nel corso degli anni 2000, l’azienda ha sviluppato una vasta gamma di prodotti e servizi, tra cui GMail (2004), Google Images (2001), Google Adsense (2002), Google Maps (2005), YouTube (2006) e molti altri.

Con gli anni 2010 Google consolidò sempre più il suo ruolo di leader nel settore tecnologico come a sfornare prodotti e soluzioni. Questi anni sono stati caratterizzati da ulteriori innovazioni e dall’espansione di Google in diversi settori, mantenendo la sua posizione come una delle aziende più influenti e riconoscibili al mondo. E’ proprio del 2010 la nascita di Google Chrome, un browser che si contraddistinse da subito per velocità e affidabilità e che ben presto divenne uno dei più utilizzati. Sempre del 2010 è Google Drive, un servizio di archiviazione ‘virtuale’ dei documenti che consentiva la condivisione online degli stessi.
Nel 2011 venne avviato un nuovo progetto di social network, Google+, il quale però non ottenne ampi consensi e venne chiuso nel 2019.
Nel 2012, Google allargò i suoi orizzonti commerciali con Google Glass, ossia occhiali con funzionalità avanzate, che però non conquistarono il mercato.
Ancora, nello stesso anno si allargò al mercato mobile con l’acquisto di Motorola Mobility ma poco dopo, nel 2014, vendette il pacchetto a casa Lenovo.
Nel 2015, a seguito di operazioni societarie, Google divenne partner di Alphabet Inc. che consentì una gestione più oculata delle varie attività.


Un passo importante che Google continuò a tenere fu quello degli investimenti nell’intelligenza artificiale e nella ricerca, introducendo Google Assistant nel 2016, un assistente virtuale che ha rivoluzionato l’interazione con i dispositivi.

Non ha mostrato disinteresse neppure per il settore hardware, per cui ha lanciato diversi prodotti come Pixel, una famiglia di smartphone, e Google Home, un altoparlante intelligente.

Finanziamento e offerta pubblica iniziale

L’affermazione dell’ampio progetto si fonda sul finanziamento prima e l’offerta pubblica con la quotazione in Borsa poi (L’IPO di Google è stata una delle più grandi e di successo nella storia, la cui emissione di azioni ha raccolto miliardi di dollari). Nel corso degli anni successivi attirò infatti l’attenzione di importanti investitori.

Ciò ha reso Page e Brin miliardari e garantì all’azienda le risorse finanziarie necessarie per autosostenersi e realizzare ulteriori progetti, assicurandone l’affermazione come azienda tecnologica leader e ponendo le basi per i successi futuri.

I punti di forza del successo di Google

Il successo di Google che ne ha sancito l’affermazione come motore di ricerca e azienda leader nel settore può essere attribuito a diversi fattori chiave.

Il primo è stato l’innovativo algoritmo di ranking di Google, chiamato PageRank, il quale ha segnato un passo cruciale nell’evoluzione dell’esperienza utente di ricerca, ora in grado di fornire risultati accurati e pertinenti, guadagnando la fiducia degli stessi e accrescendo in questo modo la popolarità di Google.

Da non sottovalutare è poi l’attenzione di Google per l’usabilità del suo browser e per una interfaccia semplice, consentendo a chiunque di utilizzarlo in modo semplice ed efficace. La sua interfaccia pulita e priva di distrazioni ha reso l’esperienza di ricerca piacevole e user-friendly.

Terzo, in parallelo Google ha contribuito allo sviluppo di nuovi servizi e prodotti (Gmail, Google Maps, YouTube e molte altre applicazioni) offrendo nuovi strumenti digitali alle persone.

Infine, la capacità di Google di adattarsi alle esigenze in continua evoluzione degli utenti e del mercato, attraverso acquisizioni strategiche, investimenti in ricerca e sviluppo, e una costante ricerca finalizzata all’innovazione, ha consentito di mantenere la sua posizione di rilievo nel panorama tecnologico.

Nel complesso, il successo di Google può essere attribuito alla combinazione di un algoritmo di ricerca all’avanguardia, un’interfaccia user-friendly, l’introduzione di nuovi servizi e la capacità di adattarsi alle mutevoli esigenze del mercato.

L’eco (la caduta) dei giganti

Sin dai primi passi ci accompagnano ci tengon per mano con fiducia e aspettative sul Sentiero della Vita.

Austeri nel segnare i passi come monoliti.

Pronti a farsi tutto in tutto come la chioccia con i suoi pulcini. Meticolosi nel dare e premurosi nell’offrire, al cospetto di quel che sarà !

Lesto è infatti il Destino a prender il timone di quel che sarà.

Il fischietto e il rispetto delle regole

“Date un pallone a un bambino e sarà felice”– pensiero rilasciato da papa Francesco in una intervista a un quotidiano.

E ancora: “… meravigliose esperienze vissute personalmente accanto ai bambini e dalla gioia provata nel trasmettere loro le prime nozioni …”.

La storia ci ha regalato una preziosa figura che ha saputo coniugare lo sport alla formazione della persona: San Giovanni Bosco. Don Bosco seppe scoprire e valorizzare la forza comunicativa ed educativa insita nel gioco. Anzitutto, lo sport deve essere inserito come momento di svago. importanza del momento del gioco nel programma di formazione del giovane. “Il gioco libera la gioia”, cogliendo proprio in certi suoi aspetti la spontaneità del ragazzo.


Così la palla può essere calciata, presa con le mani, palleggiata, … Tutte attività che, se da una parte divertono e appassionano, mettono in risalto le capacità di ognuno, dall’altra, per essere veramente costruttive ed educative (ciò che è il fine di un’attività sportiva – almeno nell’approccio -), volte alla formazione di quella che sarà la persona di domani, non può prescindere dal rispetto delle regole del gioco stesso. C’è bisogno di un insieme di regole di comportamento da osservare nel “giocare”; su quello che si può e quello che non si può fare; occorre stabilire dunque un comportamento adeguato da tenere … del giocare per vincere ! Altrimenti, che divertimento sarebbe ?


Diversamente dalla maggioranza delle opinioni, ‘applicare le regole’ non significa però che ad ogni minimo ‘sgarro’ nel “gioco” sport, inosservanza, comportamento scorretto … il giocatore o la squadra debba essere ammonito: ciò comporterebbe anzi un effetto contrario a quello desiderato !


Quindi, bambino -> gioco e regole -> fischietto (arbitro) sono un dualismo perfetto che garantisce da una parte il divertimento di chi è protagonista nel gioco dall’altro un corretto svolgimento dello stesso secondo regole predefinite.


Ecco allora il concetto del “buon padre di famiglia“: un buon arbitro deve sapere contestualizzare, cioè leggere l’ambito della gara, considerare l’età dei giocatori – ovvero l’eventuale categoria -, l’intenzionalità o meno del giocatore nel commettere una scorrettezza, e quindi saper leggere le dinamiche di gioco.


Ma quel che deve risaltare è che il fischietto e le regole vogliono essere una similitudine della vita quotidiana e delle sue regole: norme che ognuno di noi, ogni persona “cittadino del mondo”, è tenuto ad osservare e a rispettare per un vivere armonioso e civile, nel rispetto cioè degli altri e delle cose che ci circondano.

‘Verità e amore. Il cuore della fede cristiana’.

Nel binomio “verità e amore” si può compendiare tutta l’eredità del pontificato di Benedetto XVI che, per tutta la vita si è prodigato nel dimostrare che il vero senso della vita consiste nella ricerca della verità e nel dono di sè nell’amore. Per raggiungere questa meta è necessaria però una convinta e coerente affermazione del primato di Dio, uno dei temi sui quali Benedetto XVI ha maggiormente insistito.

Così. nell’orizzonte di una “nuova evangelizzazione”, il suo impegno costante è stato quello di far riscoprire il primato, soprattutto in quei paesi di antiche radici cristiane, dove è stato smarrito a causa di una mentalità secolarizzata, materialistica ed edonistica. Lungo tutto il suo pontificato, da teologo e da astore, Benedetto XVI si è fatto umile compagno di viaggio in questo comune cammino verso una fede sempre più consapevole e matura, che non si accontenta di ciò che ha trovato, ma che ogni volta cerca una nuova luce, nella gioia dell’incontro col Signore risorto. E’ quello che emerge dal volume Verità e amore. AI cuore della fede cristiana, in cui sono raccolti gli insegnamenti più significativi del suo illuminato magistero. Il testo più completo è significativo per comprendere il pensiero di Benedetto XVI, il grande Papa che ci ha lasciati nell’ultimo giorno dell’anno 2022.

(Fonte: ‘La Domenica’, periodico settimanale – 23 aprile 2023)

Tendenze della SEO per il 2023

Chi mastica di seo, aldilà degli operatori del settore, può ben immaginare come, in quanto la SEO (Search Engine Optimization ) è una scienza astratta ed in continua evoluzione, i trend le tecniche e i modi di approccio siano in continuo mutamento, di anno in anno, seguendo giustamente le dinamiche e le effettive esigenze di mercato. Ecco di seguito allora un piccolo vademecum su quelle che saranno le strategie e gli strumenti ottimali su cui puntare nel corso del 2023.

Le strategie di ottimizzazione per i motori di ricerca sono in continua evoluzione ed è essenziale che le aziende stiano al passo con questi cambiamenti per assicurarsi che i loro sforzi rimangano efficaci. Si osserva che gli algoritmi dei motori di ricerca e i comportamenti degli utenti continuano a cambiare insieme agli obiettivi aziendali; pertanto, le aziende devono adattare le loro strategie SEO per garantire che i loro contenuti rimangano pertinenti, si posizionino più in alto nei risultati di ricerca ed estendano la loro portata. Così le tendenze SEO per il 2023 sono senza dubbio influenzate dagli importanti passi in avanti dell’intelligenza artificiale e ai progressi fatti in tema di ricerca vocale.

Un ruolo fondamentale nelle applicazioni di ricerca e strategie SEO verrà esercitato dagli strumenti di intelligenza artificiale generativa i quali consentono di risparmiare tempo in termini di ricerca, generazione di meta e analisi dati. La creazione di procedure operative standard SEO si sta rivelando determinante e irrinunciabile in una azienda per fare chiarezza sui vari ruoli in ambito SEO (creazione di SOP SEO).
Sempre spalleggiate dall’AI, se fino a pochi anni fa le ricerche delle parole chiave e i relativi volumi di ricerca erano incentrate su singoli termini, ora le ricerche sono sempre più specifiche, rispondendo a ciò che realmente il mercato consumer ricerca, quindi un orientamento verso le famose keyword a coda lunga. Ciò significa che gli utenti si rivolgono a termini di ricerca molto specifici, meglio di una semplice parola; questo comportamento sta a significare che le persone interessate sono più prossime a fare un acquisto.

L’update del Broad Core di Google (marzo 2023) premierà i contenuti ritenuti di alta qualità. Ciò significa per le agenzie una maggiore attenzione nell’analisi delle ricerche al fine di evitare che i propri articoli possano essere penalizzati in quanto percepiti come di qualità inferiore. L’evoluzione raggiunta dalla SEO determina una rivalutazione e continuo aggiornamento delle delle strategie di ricerca non più circoscritte al proprio marchio/prodotti ma orientate al comportamento dei consumatori, alla reputazione del marchio e all’esperienza del cliente.

Un rischio dello sviluppo e ascesa delle applicazioni dell’intelligenza artificiale generativa è quello di un possibile aumento di rifiuti di Internet, ovvero di contenuti che, seppur qualitativi, per l’algoritmo in uso vengono scartati; pertanto occorre fare maggiore attenzione sulla qualità e attendibilità dei contenuti per “distinguersi dal rumore” e “avere rilevanza“: è importante ricordare che la qualità deve essere sempre al primo posto.

Tornando sulla qualità dei contenuti, assicurarsi che siano ben congeniati, che diano informazione e siano interessanti, in maniera da risultare coinvolgenti per gli utenti e ben posizionati. I contenuti long-form per le pagine verticali – cioè articoli che trattano in maniera specifica un argomento – contribuiscono a migliorare le pagine dei risultati dei motori di ricerca.

Se è indubbio che l’intelligenza artificiale sta assumendo un ruolo sempre più determinante ed efficace nel marketing aziendale, è più che mai vera la necessità di avere procedure adeguate per rimanere all’altezza della sfida. Con la continua evoluzione del panorama SEO, puntare sempre più nelle best practice sull’esperienza utente, sfruttando le tecnologie di apprendimento automatico e implementando strategie di ottimizzazione della ricerca vocale.

Queste tendenze influenzeranno il lavoro di quest’anno. Gli utenti porranno domande ai chatbot di intelligenza artificiale anziché inviare richieste ai motori di ricerca come facevano in passato. La misurazione delle prestazioni SEO diventerà più impegnativa e probabilmente cambierà le nostre tattiche per influenzare il modo in cui i bot rispondono alle domande pertinenti.

Ecco allora arrivare al nuovo acronimo di Google: E-E-A-T (esperienza, competenza, autorevolezza e fiducia) di Google nella definizione delle linee guida dei parametri della qualità della ricerca: Google prenderà ora in considerazione l’esperienza dell’autore quale ‘connotato’ rilevante per orientare le scelte fatte online. Pure le metriche ‘tanto care’ subiranno una correzione e saranno orientate alla conversione: ciò determinerà una nuova filosofia della SEO così tendente alla ‘capacità di conversione‘.

Anche per l’anno in corso continuerà a imperare il verbo della User Experience (UX, Esperienze Utente) ovvero la valorizzazione dell’esperienza utente: fulcro delle strategie SEO sarà cioè l’attenzione alla velocità di caricamento delle pagine ad esempio; altro connotato irrinunciabile sarà puntare su un design capace di colpire e nondimeno su contenuti sempre più attinenti e di qualità al fine di premiare il posizionamento in SERP.
Il passaggio dai cookie di terze parti, informazioni , ai dati di prima parte, ovvero ad informazioni maggiormente conformate sui visitatori del sito, sarà fondamentale per monitorare, analizzare e ottimizzare le strategie SEO.

La profilazione con un profilo Google Business, a cui arrivare utilizzando keyword specifiche, unito a opportune strategie di SEO on-site, determina un feedback importante sui mercati: postare ogni giorno dal proprio profilo Google Business, utilizzando parole chiave relative all’offerta di servizi o prodotti, ha un grande impatto se abbinato a oculate strategie di SEO.

Un grazie a tutte le mamme, dono di vita e d’amore

(domenica 14 maggio)

La festa della mamma ha un’origine antica. Si celebrava già in epoca pagana, legandola al culto delle divinità femminili della fertilità, e segnava il rapido passaggio dal gelido inverno alla calda estate. C’è sempre stato il bisogno di dedicare una festa a colei che ci ha dati alla luce, per celebrare quel vincolo straordinario che lega ogni figlio alla madre. Dio stesso, per parlare dell’amore per il suo popolo, usa il simbolo della maternità: “Si dimentica forse una donna del suo bambino, così da non commuoversi per il figlio nelle sue viscere ? Anche se questa ti dimenticasse, io invece non ti dimenticherò mai. Ecco, sulle palme delle mie mani ti ho disegnato”. E’ un legame così forte che la morte della madre è sempre uno strappo doloroso, che non cessa di essere ricordato con sofferenza, anche dopo moli anni. Di fronte alla propria madre riemerge sempre il nostro essere figli.

Questa festa ci invita a difendere la maternità, nella sua forma più vera, in un tempo in cui questa viene attaccata. […]. Ma vogliamo dire e ribadire che mamma è innanzitutto colei che genera la vita e che lo fa attraversando un tempo non breve di rinunce e spesso di malessere, fino al dolore massimale del travaglio e del parto, nel quale la nuova vita sboccia al mondo. La festa della mamma ci invita anche a ricordare tutte le donne che, pur non avendo generato, hanno saputo essere madri. Come le molte donne che con l’adozione hanno saputo dare amore a figli nati da altre donne, alcune delle quali hanno lottato tra la scelta dell’aborto e quella del parto, e scegliendo quest’ultimo hanno permesso l’instaurarsi di un circolo d’amore salvifico. Non dimentichiamo poi la maternità spirituale con la quale molte donne sanno sostenere, confortare, consigliare, aiutare “i figli del cuore” per aiutarli nella loro vita interiore.

E, come squillo finale, sottolineiamo come ogni maternità non può che guardare alla Madre di Dio: l’unica che ha generato nella verginità, che ha donato la vita al Creatore, che è divenuta madre della Chiesa, perché ogni maternità abbia in Maria il suo modello più eccelso.

Memorial Andrea Campoleoni

(sabato 3 giugno)

Lo sport come strumento edificante e di unione… in una parola vincente ! E’ stato questo l’incipit che ha spinto Comitato delle Feste di Vergobbio e Proloco di Cuveglio, con l’autorizzazione di Francesca e i figli Simone e Chiara, ad organizzare un evento significativo che potesse ricordare una valida persona, nel lavoro e non, apprezzato da tutti e che per anni ha “accompagnato” i nostri giovani.

Con la suggestiva cornice della località S. Anna a fare da sfondo si è svolto stamane (venerdì 2 giugno, ndr) il Memorial Andrea Campoleoni, gara di corsa aperto ai ragazzi delle scuole elementari e medie e ai loro genitori, coinvolgendoli in una staffetta sul medesimo percorso per ricordare l’ex comandante della polizia locale di Cuveglio, scomparso prematuramente due mesi fa.
La gara si è svolta interamente nei prati sottostanti la chiesetta di Sant’Anna tranne un breve passaggio su asfalto che reimmetteva poi alla zona partenza, per uno sviluppo di 700 metri.
Ansia e commozione hanno accompagnato organizzatori e volontari con il sopraggiungere dell’orario della partenza, ‘per poi dare il via ai protagonisti‘.

In sequenza allora, con tanto di apripista, via alle batterie previste: ecco il giro riservato ai ragazzi delle elementari (700 metri), quindi delle medie (2 giri) e l’inedita – ma indubbiamente gradevole – staffetta genitore/figlio (1 giro + 1 giro).
Caldo, come la mattinata baciata dal sole, il tifo dei presenti in zona partenza/arrivo. Discreta la partecipazione alla manifestazione proposta (.. che lancia una ‘eco’ agli organizzatori ??).

Al termine della mattinata, alla presenza del sindaco Francesco Paglia e dell’assessore allo sport di Cuveglio Adolfo Fidanza, premiazioni delle batterie e un piccolo gadget ricordo a tutti i partecipanti e volontari, e l’auspicio di poter chissà ripetere la manifestazione.

U20, coesione di squadra e avanti tutta !!

(lunedì 29 maggio)

Riesce invece al sodalizio di Giudici-Magni l’impresa nella semifinale di ritorno della categoria u20 al Palabunker di Cuveglio ribaltando il risultato di domenica scorsa (1-3) in casa San Marco con un perentorio 3-1,e andando poi a vincere il Golden Set.
Una di quelle gare che si definirebbero “perfette” quanto a grinta e determinazione messa in campo dall’inizio alla fine dalle locali; più scialbe e sofferenti alla distanza (leggi sindrome da soffitto) le ragazze di San Marco poco aggressive. Proprio di questo ‘gap’ la squadra di casa riesce ad approfittare caparbiamente con i suoi ‘pezzi forti’ finanche a capitalizzare.
Ancora una volta, il sodalizio di Blu Volley ha dato prova della consistenza e allo stesso tempo malleabilità della squadra.

Atlas San Fermo all’appello ‘u12’

(lunedì 29 maggio)

Semifinale di ritorno oggi a San Fermo di Varese , categoria under 12: di fronte la compagine locale di Ambrosini-Traetta contro Real Busto di un altro ‘volto’ conosciuto, Andrea Berutti. Si parte dalla vittoria per 3 a 2 per Atlas nella gara di andata, a testimonianza di un innegabile testa-a-testa fra le due “squadrette”.
Nei primi due set la squadra di casa fa intendere le proprie ambizioni (17-11, 17-11), pur dovendo ‘impattare’ la resistenza bustocca. Peraltro, al contrario delle aspettative, dall’altra parte devo dire non si apprezza un grosso dinamismo e “aggressività” di squadra, almeno in questa fase iniziale. Nel terzo Busto però vende cara la pelle e si fa valere – come sa -; Atlas deve sudare per spuntarla, vincere il set e avere così la sicurezza di poter andare avanti con tranquillità avendo già scritto l’epilogo (17-15).
In mezzo belle giocate da ambo le parti, anche con bagher rovesciati – che non sono poca roba per questa categoria -, e giocate con palle alte.
Negli ultimi due invece si vede chiaramente Busto “scendere a terra” ma non desistere (17-12, 14-17), quasi a mollare la presa.

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