San Carlo sulle montagne russe

(lunedì 30 ottobre)

Partitona oggi (domenica, ndr) a San Carlo bella sfida fra la locale formazione ‘u14’ guidata da coach Monceri che ospita le compagine d’oltre Ticino de I Gabbiani; squadre fanalino di coda del girone VA06 in questo inizio di stagione.
Partita interessante dove si sono viste due squadre impegnarsi a tutto campo e nondimeno nelle dinamiche di gioco. Forse questa passerà agli annali come durata: cinque set per quasi 2 ore e 30 di gioco !!
E già questo la dice lunga su … quel che è stata la partita ! … Ambedue le squadre infatti sono determinate a fare bene e a far valere le proprie velleità in campo.

Ospiti che partite al servizio da subito saggiano la malleabilità e la compattezza allo stesso tempo della giovane squadra locale (3 atlete 2012 in rosa) ma riescono a tenere la tesa avanti (7-10). A seguito di un intenso scambio le locali realizzano un buon break (+5) per il momentaneo vantaggio ( 19-13 da 9-12), ma la compagine novarese è dura a cedere. Parziale che arriva ai vantaggi (24-26). Come in un perfetto esperimento da laboratorio di chimica sui vasi comunicanti pesi in campo diametralmente opposti per il successivo set e questa volta dopo altrettanto impegno ( non facile) 25 a 19 per l locali.
Rientro in campo decisamente equilibrato ma le ambizioni da ambo le parti non mutano (4-37-4, 8-8), poi sul finire della prima rotazione dopo un buon break (+4) è la formazione di Mercurio a mettere la freccia (8-13). Frattanto, si contano diversi errori a rete dai tre metri a testimonianza vuoi della verosimile stanchezza delle ragazze vuoi l’inesperienza. Con un buon gioco di rimessa San Carlo rientra (16-14)ma trova ancora il “muro” avversario (17-17). Monceri cala un prezioso cambio per ridare ossigeno alle pedine in campo (22-17) . I Gabbiani non molla – e anzi rientra complice un “tilt” della prima linea di casa (23-21) e riagguanta il 24 pari per poi imporsi contro una sfiancata difesa 25 a 27.
Quarto più leggero (25′ contro i 29-27-30 preceden
ti) e di nuovo pesi equilibrati (10-9). Se le avversarie non riescono a dare continuità al proprio gioco nonos
tante l’impegno profuso San Carlo al contrario … monta 15-10, 18-12) per il finale 25-16.
Si arriva così al tie-break dove le locali “prosciugano” le pr
oprie forze per capitalizzare : ecco un redditizio 8-5 per andare al cambio campo che per quanto si vede in campo è solo da amministrare … sapientemente: 15 a 12 il risultato finale.

Soddisfatto … ‘ma non troppo’ della conduzione di gara. Mi faccio tuttavia valere in un paio di decisioni importanti e determinanti non condivise, e ciò dimostra la fermezza arbitrale. Conduco (o almeno cerco di) la gara con il famoso senno del ‘buon padre di famiglia‘ (che è sempre una buona cosa) e con esso la conduco in porto. Peraltro pochi gli interventi da sanzionare: squadre che, nonostante la giovane età, sciorinano un gioco a tutto campo e nel caso intensità nelle dinamiche. Dal seggiolone cerco di aprire la visuale a 360° , per avere buona presenza su tutto il campo ma al tempo stesso di essere presente sulla rete, cosa che già a questo livello non è scontata.

Nel complesso della gara apprezzo la mia fermezza nelle decisioni, finanche determinanti (quelle che più contano più); forse devo solamente recriminare(mi) qualche indecisione nell’intervenire.

“Eterna” sfida tra Elpis ed Atlas

(lunedì 23 ottobre)

Si rinnova il derby varesino delle “Pulci”: categoria under 13, Elpis 2001 contro Atlas San Fermo. Due società che da alcuni anni si affacciano sulle prime categorie under proponendo dei sodalizi alquanto vivaci e interessanti come per dinamiche di gioco.
Ritrovo care amicizie dall’una e l’altra parte; e poi arrivo sul campo ed ecco .. delle ragazzine grintose pronte a dare il meglio di sè !
Nell’ora e mezza di gioco le due squadre infatti non smentiscono quanto detto sopra: formazioni molto elastiche e che coprono a tutto campo e non rinunciano a giocare (quasi disinvoltamente) palle alte; scambi intensi e talora recuperi … al limite ! Veramente brave entrambe. Sin dal primo pallone giocato emerge quel che sarà il ritmo e il “testa-a-testa” della partita, con la squadra di Ambrosetti che vuole difendere e dimostrare la propria maturità (le giovani atlete provenienti dall’u12 hanno partecipato al tabellone regionale della Don Bosco Cup l’anno passato), Elpis che di certo non sta a guardare e pertanto non arretra nella sua prestazione .. di un colpo; anche se di fatto è costretta ad inseguire le ospiti a più riprese. Che la partita sia .. molto attesa lo apprezzo pure dal pubblico presente, pronto ad incitare le squadre piuttosto che la singola ragazzina.

Arbitro che decide di farsi “harakiri”: tra un pò di zelo e di audacia (col senno di poi), mi permetto di alzare volutamente l’asticella (!!) in considerazione della levatura delle due compagini e delle velleità in campo .
Risultato finale che sa un pò di agrodolce per le locali le quali verosimilmente hanno ben approcciato alla partita senza nulla recriminar(si)e (11-7, 14-17, 8-17, 17-11, 9-17).

Una devozione virile e militante

(domenica 17 settembre)

A un confratello che riteneva il Santo Rosario una devozione per donnette anziane e bigotte, san Pio da Pietralcina diceva: ‘Prendi questa corona e considerala, proprio per la sua apparente, straordinaria inutilità, come uno “strumentuccio” per spalancare le porte del Cielo’. E’, infatti, l’arma per eccellenza nell’affrontare il combattimento materiale e spirituale sui campi di battaglia come nel cuore dell’uomo. E’ preghiera virile, che richiede costanza, perseveranza e forza interiore, suscita e rinsalda la volontà per dirigerla con rinnovata determinazione verso il Signore Gesù. Risponde all’invito evangelico della preghiera cotante e ripetuta ed è, come insegna San Tommaso d’Aquino, l’orazione per autonomasia perché pone l’uomo in continuo atteggiamento di adorazione verso Dio, con lo stesso cuore di Cristo: forte, mite e umile.

Con queste premesse si sta diffondendo anche in Italia, prima a Roma (2022) e poi a Milano (25 marzo 2023), l’iniziativa del Rosario degli uomini, che, come dice il nome, è principalmente rivolto agli uomini e ai ragazzi. [ .. ], è una realtà che prende ispirazione dal movimento laicale cattolico brasiliano “Terco dos Homens”, nato in Brasile e presto diffusosi in altri paesi latino-americani, negli Stati Uniti e in alcuni stati europei. Naturalmente la presenza di donne alla recita del Rosario non è vietata, ma la finalità di queste iniziative, oltre a riscoprire la dimensione virile e militante della devozione del Rosario, è rinvigorire la fede degli uomini, in particolare nei padri, perché possano essere esempio di coraggio e libertà per i figli, e sostenere le proprie famiglie nel cammino che conduce alla vita eterna.

Il prossimo appuntamento del Rosario degli uomini si terrà in contemporanea a Milano e a Roma il 7 ottobre 2023, giorno in cui la Chiesa cattolica onora la Madonna del Rosario, in memoria della vittoria della flotta cristiana a Lepanto nel 1571.

[rif.: Wanda Massa – La Domenica, periodico religioso]

San Carlo fa bottino pieno con u16 e u18

Pronti per la stagione numero 15. Teatro la palestra “d’adozione” … il Centro Giovanile San Carlo. Due gli impegni di giornata, che già mi proiettano verso due perentori target di stagione: due categorie che rappresenteranno (una volta di più) il mio banco di prova per quest’anno.
Alle 15 ritrovo l’under 16 guidata da Gaggini contro le coetanee di Oratori Fagnano guidate da Sala.
Se il riscaldamento fa trapelare un buona preparazione delle ospiti, le locali non deludono il pubblico di casa. La partita giocata dice ben altro: nonostante il primo approccio in u16 di buona parte delle sue giocatrici, la squadra di Gaggini dimostra una buona grinta e capacità di costruire dinamiche vincenti. Pur partendo in rice la squadra di casa da subito s’impone (6-0) mentre la squadra di Fagnano rimane a guardarne l’avanzata studiandone i movimenti pronta a piazzare una zampata vincente ma, nonostante la buona volontà delle sue giocatrici, fatica .. “a ingranare la marcia”: 17-9 al giro di boa. Un buon break (+5, per il 15-19) delle ospiti fa pensare ad un rientro di Fagnano ma San Carlo non abbassa l’asticella benché impensierita dal rientro delle avversarie (22-19) che le costringe ai vantaggi (27-25).
L’orientamento di gara non cambia neppure nei successivi due con la squadra di Gaggini che non accenna ad abbassare i propri ritmi di gioco e mette facilmente Fagnano alle corde.

Col “senno del po”, più spigologa la secndda partita: categotia under 18, dove la compagin di casa guidata sempre da Gaggini ospita le coetanee di Oratori Cardano. Spigolosa perché, se tecnicamente non permette di abbassare la concentrazione e doverosa attenzione dell’arbitro, è compromessa da un atteggiamento un poco sopra le righe della panchina di Cardano che richiama in diverse occasioni l’attenzione arbitrale: un atteggiamento che può starci ma ciò palesemente contibuisce solamente a creare l’effetto opposto ! …. I parziali a referto dicono – come la precedente partita – di una gara molto tirata e intensa (prima 30′, 22′, 24′; ora 20′, 27′, 27′, 27′).
Gara questa dai ritmi verosimilmente più serrati e un gioco più dinamico, con la squadra di casa che – pur in ricezione – inizia bene (4-0) e riesce a mantenere il bandolo della matassa nonostante dinamiche di gioco non da meno delle avversarie. Il parziale al giro di boa la dice lunga : 18-8. Coach Cartia tenta di riordinare il proprio sestetto il quale non riesce però a realizzare (25-12).
Con il secondo set la formazione di Cardano al Campo tenta di risalire in cattedra ma deve fare i conti con la ricezione di San Carlo che non accenna a desistere (10-7). Poi al giro di boa la battuta delle ospiti getta disordine nella metacampo di San Carlo (11-16) e praticamente “si spiana” la strada per la squadra della brughiera (18-25).
Frattanto, già appesantito dalle lamentele, cerco di resettare … ma … mancano i “presupposti” !
La formazione locale torna in campo determinata a fare bene e … “a mettere la freccia” . con capitan Olivini in battuta e con un buon gioco sui tre metri e attento sui lati delle compagne incamera un buon break (5-0). Nonostante un apprezzabile gioco espresso pure dall’altra parte, Cardano fatica a rientrare (12-9) e addirittura 20-10 al giro di boa con il cecchino Chiappetta (25-18).
Quarto set al fulmicotone con Oratori Cardano che non accenna affatto a cedere un centimetro. Il set anzi procede sostanzialmente in equilibrio fino alla terza rotazione (5-4, 8-9; 17-17) quando è ancora Olivini che tenta lo “strappo” (21-18). Ma la sfida non è affatto finita: Cardano realizza un proficuo break (+3: 23-21), ma non capitalizza sull’ultimo cambio palla mandando in rete per il finale 25-22.

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