Una BluVolley “sdoppiata” per il 2023/24

(giovedì 14 settembre)

La società Blu Volley si presenta ai blocchi di partenza della stagione agonistica 2023/24 con la solita presenza (quasi sopra le righe) nei campionati di federazione, sia nel settore “under” sia in quello di categoria.

Ecco allora sodalizi di under 13, under 16, under 18 nel primo caso; due formazioni di Terza Divisione, la neopromossa squadra di Prima Divisione, la riconferma della Prima Squadra in serie D.

Fra tutte, particolare curiosità desta la presenza di due formazioni di Terza Divisione, l’una costituita dalle ragazze più grandi dell’ex under 20, l’altra destinata ad “accompagnare” le giovani u18.

Quest’ ultima denominata ‘B’ (dove ‘B’ sta per lo sponsor ‘Pasticceria Bakery’ è costituita dalle giovani atlete ‘u18’ e da “vecchie glorie” che, cogliendo la proposta fatta dalla società, hanno da subito accettato di rimettersi in gioco – e per una “buona causa”, verrebbe da dire -.

Risulta dunque chiara l’intenzione del sodalizio ‘B’ di accompagnare le giovani atlete alla prima esperienza nel campionato cadetto al fine di far loro apprendere le tattiche e le dinamiche di gioco e così farle maturare.

Autorevolezza nello sport

(martedì 19 settembre)

Partiamo dal presupposto che ‘nessuno nasce imparato’ – come recita un vecchio ricorrente adagio, e come ci insegnano i nostri tutor nello specifico.

Riconosciamo nella figura arbitrale colui che controlla il corretto svolgimento dell’attività sportiva, del gesto sportivo, della partita secondo le regole, nonché il corretto comportamento dei giocatori delle due squadre, senza che ne l’una né l’altra parte ne tragga vantaggio, ponendosi perciò necessariamente in una posizione di imparzialità.

E ancora di più – e su questo siamo più che sicuri – non c’è palestra migliore per quanto si apprende nei corsi teorici che la pratica.

L’abilità di un buon arbitro risiede nella sua capacità di osservare quanto avviene sul rettangolo di gioco e conseguentemente essere presente in ogni momento della gara, in particolare sottorete, e “saper leggere” le azioni che vi avvengono. Cosa questa che si perfeziona con il tempo e la pratica.

Il neofita non deve assolutamente “farsi prendere”, ovvero mostrarsi agitato e teso ed evitare di apparire indeciso nelle proprie decisioni (fatto salvo il guadagnare qualche secondo prima di prendere la giusta decisione dopo aver fischiato): ciò che dimostra senz’altro preparazione e capacità di gestione. Confidando nella comprensione dell’allenatore di turno, non pretendere da subito di arrivare ad avere una “visione a 360°”.

Mai essere autoritario nelle decisioni: farsi rispettare sì, anche nei provvedimenti presi, ma non imporsi perché questo atteggiamento potrebbe poi rivelarsi azzardato e controproducente.

Col tempo e con perseveranza (propria) egli sarà in grado di diventare autorevole, una condizione imprescindibile per un buon arbitro, e non autoritario, finanche di essere in grado di rassicurare i giocatori di ambo le parti del regolare svolgimento della gara e della sua imparzialità nella direzione di gara.

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