Io … ancora non ci credo ! Noi così felici e giocosi insieme, mano nella mano, nelle nostre passeggiate …
Un piacevole e forte legame voleva e si faceva pian piano strada tra noi: l’amore.
Un barlume di felicità si potrebbe dire: “il cerchio che si chiude” volevo esclamare.
E poi un giorno come un fulmine a ciel sereno tutto improvvisamente si ribalta: ” .. Meglio che non ci vediamo più … A casa mia non vieni più ! …”.
Siamo così passati da (promessi ed effimeri) incontri sporadici promesse al .. niente, il deserto più completo.
Tu che mi accoglievi sempre come non aspettassi altro, qualcuno cui aprirsi senza temere incomprensioni. Io che non aspettavo altro che quei giorni per stare un pò con te, appassionatamente, che gongolando sempre mi sono avvicinato a te con empietà intuendo i tuoi bisogni, ascoltandoti ma forse non abbastanza.
E poi, quando non riuscivamo a vederci le piacevoli lunghe telefonate dove tu mi raccontavi della tua giornata, e i messaggi che mi mandavi appena svegli per il buongiorno.
Poi non so cosa sia successo: tutto quanto pazientemente e diligentemente costruito è caduto in un attimo.
Tu che mi hai accusato di cose mendaci non veritiere; io completamente frastornato e incredulo da tutto quanto successo, non ritenendo opportuno reagire compiutamente quasi inebetito.
Mese: Marzo 2022
Ansietà dell’under 18
(domenica 13 marzo)
Rivesto stasera (sabato, ndr) la divisa di arbitro ufficiale per l’esordio nel campionato primaverile PGS 2022. Il programma in cartellone prevede un impegno abbastanza tosto, che mi mette decisamente in apprensione per un adeguato approccio nei giorni della vigilia in quanto mi mette di fronte ad una categoria con cui non ho molta dimestichezza (ma tant’é !!): nel tardo pomeriggio ad attendermi al Palabunker di Cuveglio l’under 18 guidata da Giudici e Magni contro il sodalizio di San Carlo guidato da Gaggini e Marchetto in panchina. Contrariamente alle aspettative, l’under 18 varesina non è altro che la precedente under 16 (che recentemente è stata impegnata nel tabellone regionale della Don Bosco Cup); pertanto, in campo elementi giovanissimi: addirittura, la distinta di squadra riporta un 2010 !!
A parte l’empasse del primo set (25-14), purtuttavia le ragazze di Gaggini disputano una buona partita arrivando in alcuni scambi ad impensierire la difesa gialloblu, ma subiscono verosimilmente la sindrome da soffitto (!!) tipica della palestra di Cuveglio. Blu Volley che non tradisce le aspettative disputando la partita ai suoi livelli come la si conosce confermando così la propria maturità e crescita atletica raggiunta in particolare da alcuni elementi, così come nell’esecuzione dei fondamentali: attacchi dalla seconda linea, battute perfette con annessi aces …
Nel secondo parziale la squadra di casa vuol premere sull’acceleratore per ipotecare il prima possibile la vittoria ma quello che si trovano dinanzi è un gruppo tutt’altro che remissivo anzi ! …. Non mollare mai !! – come insegnava loro un allenatore -. E’ proprio in questa frazione – e lo si può apprezzare da alcuni scambi – che la differenza la fa la maggiore esperienza della squadra di casa. Finale 25-18 per Blu Volley.
San Carlo comunque che non si dà per vinta e che tenta il tutto per tutto per dimostrare le proprie potenzialità , non venendo meno all’impegno richiesto e impensierendo i piani di Giudici e la serenità in campo del sestetto di casa: parziale che si conclude nuovamente 25-18 per Blu Volley.
Bene ma non benissimo per quel che mi riguarda ! – mi vien da pensare. La gara scorre via abbastanza tranquilla, pochi interventi fallosi a mio avviso, qualche leggerezza, visto anche la differenza dei pesi in campo. Ma devo comunque fissare alcuni punti “critici” (del resto siamo appena all’inizio della stagione: è fisiologico – ma non giustificante per la conduzione della gara – farsi un ‘quadro generale’ delle squadre in campo); forse anche la poca dimestichezza con la categoria che richiede senz’altro una maggior presenza arbitrale, discriminante irrinunciabile a questo livello: fondamentale la sua presenza in particolare sui tre metri e sottorete.
Ineccepibile e costante deve poi essere la sua attenzione nel seguire le dinamiche e traiettorie della palla e i relativi punti di contatto, talora critici, per determinare consapevolmente palla dentro/palla fuori, per cui è preoccupazione primaria dell’arbitro saper anticipare quanto detto sopra.
… E la prima è andata !!
Le emozioni dell’under 16 non svaniscono
(domenica 13 marzo)
Ultima partita di campionato della matricola ‘u16’ di federazione di casa BluVolley che nel primo pomeriggio ospita al PalaGemonio il sodalizio di Seven Lakes di Ternate.
Quella che segue è una gara molto intensa dalla prima all’ultima palla giocata: pur non avendo particolari ambizioni di piazzamento, con le prime due della classe oramai in fuga, entrambe le formazioni non lesinano emozioni e mostrano chiaramente, oltre alla crescita nelle dinamiche di gioco, le proprie ambizioni, puntando al miglior risultato e a confermare una stagione sostanzialmente in positivo.
Il sestetto di casa si dimostra efficace ni fondamentali – particolarmente in battuta – ma peraltro pecca in continuità e nel rispetto dei ruoli in campo creando talora situazioni confusionarie, convincendo a set alterni da quanto dice la partita.
La formazione di Seven Lakes d’altro canto ‘sente’ la partita e sciorina un gioco fluido e convincente che stordisce la squadra di casa la quale, sotto l’occhio vigile dei coaches Pozzi junior e senior, rovescia il parziale set di 0-2.
Le ospiti mettono in atto un gioco pressante che tiene ‘ferro&fuoco’ la metacampo gialloblu, sfruttando molto i lungolinea e i varchi lasciati scoperti con attacchi piazzati.
Se nell prima frazione le locali riescono a contenere Seven Lakes (21-25), nel secondo le ospiti dilagano mandando in blackout la difesa di Blu Volley già dopo i primi scambi annichilendo le ragazze di Pozzi (addirittura break di 8 punti !): 12-25.
Se a questo punto per quanto visto alla formazione lacustre mancherebbe solamente il “gatto” per fare bottino pieno, Pozzi riesce a riordinare e riportare i giusti equilibri in campo. Il terzo set è un testa a testa fra le due squadre con le locali però che nonostante il rientro della squadra avversaria riescono a mantenere una giusta lucidità per il 25 a 19 finale.
Il successivo vede la formazione di casa tenere la testa avanti (14-9) e mantenere nel prosieguo una “distanza di sicurezza” – benché le avversarie vogliano crederci anche raggiunta la doppia cifra (20-18, 21-19, 22-20, 23-22) – mantenendo alta l’apprensione e la tensione nelle fila di casa, che permette di portarsi sui 2 set pari: 25-22.
Si arriva così al tie-break con la squadra di casa che conduce egregiamente nonostante Seven tenti di rientrare (6-5) per il conclusivo 15-6.
Quando la palla chiama … l’arbitro (ligio) risponde
(13 marzo)
E’ provato “scientificamente” – verrebbe da dire – che la palla esercita un influsso innegabilmente positivo, benefico tanto sui bambini/ragazzi quanto poi sugli adulti.
A questi ultimi in particolare, escludendo quanti continuano a stare dalla ‘parte attiva’ per vocazione, spetta il delicato e responsabile compito di educare al gioco (uno strumento utile anche per la crescita personale) – in maniera particolare proprio i fanciulli -, passando in questa maniera da soggetto attivo – coinvolto nella pratica – a soggetto passivo – in cui volgere la propria attenzione ai regolamenti e al rispetto delle regole -.
Questo avviene se la passione per la disciplina e le sue regole superano la pratica della stessa.
Un passaggio che verosimilmente coinvolge una minoranza: un ruolo forse non facile da rivestire e svolgere da subito ma che regala poi soddisfazioni, a vario titolo, e gratificazioni.
E’ in questo contesto che anni fa mi sono imbarcato in una avventura formativa (ed educativa) incentrata sullo sport quale strumento di crescita e che tuttora sto portando avanti: l’appassionante ruolo di arbitro di pallavolo.