(lunedì 28 gennaio)
Web Semantico e Reti Semantiche
La necessaria specializzazione degli algoritmi che è sotto gli occhi di tutti gli operatori di settore (e non conosce sosta !!) volta a a fornire risultati sempre più precisi e attinenti a quello che è l’intento di ricerca dell’utente ha determinato il passaggio al ‘Web Semantico’ mediante cui, oltre che ad una riorganizzazione. si realizza pure una revisione strutturale della pagina web.

Con il termine web semantico, termine coniato dal suo ideatore, Tim Berners-Lee, si intende ‘la trasformazione del World Wide Web verso un ambiente dove i diversi tipi di contenuti (dalle pagine HTML alle immagini) vengono semplificati e, tramite associazioni ad informazioni e dati (metadati), convertiti in un formato adatto ad essere compreso e interpretato da un motore di ricerca‘ (rif.: www.wikipedia.org).
In questo modo, saranno possibili ricerche più evolute delle precedenti, basate sulla presenza nel documento di parole chiave, e altre operazioni specialistiche come la costruzione di “reti di relazioni“.’
Per stare al passo con un mondo in cui il linguaggio è via via sempre più complesso (“termini neo-nati si accompagnano a vecchie parole le quali vengono tuttavia utilizzate per definire nuovi significati”), il World Wide Web ha trovato la sua “carta vincente” nel creare una associazione tra tutte le differenti informazioni, internet è stato in grado di rivoluzionare la possibilità di passare da un testo ad un altro grazie ai link, che permettono di cliccare su una parola per essere catapultati su altre pagine che ne possono spiegare il significato, dare informazioni.

Una Rete Semantica è una forma elementare di rappresentazione della conoscenza. Schematicamente, è un grafo formato da vertici, che rappresentano concetti, e archi, che rappresentano relazioni semantiche tra i diversi concetti‘ (rif.: www.wikipedia.org). Nate inizialmente come applicazione a supporto dei calcolatori per la traduzione “comprensibile” dei linguaggi naturali, dagli anni Sessanta le ‘Reti Semantiche’ hanno cominciato ad assumere rilevanza culminando nell’enunciato di un certo M. Ross Quillian.
In una definizione di fine anni Novanta, Tim Berners-Lee ammise come ‘i pionieri del web ricorderanno bene come fosse allora articolato effettuare ricerche, sulla meticolosità necessaria nello scegliere le keyword giuste e del pericolo che poi comunque i risultati non corrispondessero a quanto voluto’. ‘Nel web semantico, invece, a ogni documento – che sia un file, un’immagine, un testo – sono associate informazioni, metadati, che, fornendo un contesto semantico appunto, ne rendono più facile l’interrogazione e l’interpretazione automatica, da parte di un motore di ricerca.’
Il web semantico è un web a misura di utente
Ivano Di Biasi afferma che il web semantico è “un metodo per comunicare diversamente con il motore di ricerca, per dargli i dati già pronti ed evitargli di doverli capire da solo analizzando i testi. Un modo, ancora, per rendere più facile a Google acquisire informazioni rapidamente, dal momento che i contenuti aumentano a dismisura ogni giorno, e dare anche i risultati più rapidamente, avere le risposte esatte a ogni esigenza degli utenti“.
Il Web Semantico apre ad una nuova frontiera del web: Web 3.0. Si può pensare a un Web 3.0 dunque per indicare una serie di cambiamenti che di fatto assumono una rilevanza indiscutibile ed inedita se si pensa a come si intendeva il web in passato, a com’era concepito, per l’utente e le sue esigenze.
Intelligenza informatica e Web semantico
Nello specifico, nel mondo informatico, si parla di intelligenza semantica per indicare quelle tecnologie in grado di trasformare informazioni non strutturate, ad esempio i diversi contenuti di un sito web, in un insieme (database) di informazioni strutturate che può essere interpretato ed elaborato automaticamente… ciò è reso possibile dalla combinazione di analisi semantica e codici di mark-up. Dunque, esiste una analogia fra le cosiddette Reti Semantiche e Web Semantico.
Su di essa si basa il concetto di Web 3.0: il World Wide Web si trasforma in un ambiente dove i documenti pubblicati (pagine HTML, file, immagini e così via) diventano interpretabili, cioè vengono associati a informazioni e metadati che ne specificano il contesto semantico in un formato adatto all’interrogazione, all’interpretazione e, più in generale, all’elaborazione automatica.

Riferimenti e approfondimenti:
https://www.insidemarketing.it/web-semantico-caratteristiche/