(domenica 10 aprile)
Classicissima del Piede d’Oro oggi a Brenta per la ‘Su e giò per i Runchitt’ organizzata in maniera impeccabile dalla proloco locale, giunta alla 32^ edizione.
Giungo nell’ampio parcheggio boschivo della località S. Quirico con l’amico Marco Acchini; tempo di scendere dalla macchina e di avviarsi al banco iscrizioni ed ecco i soliti compagni delle corse domenicali (il primo però che mi aspetto di vedere ‘a fare gli onori di casa’ è il caro ex-vicino di ca Salvatore Scarantino che poco dopo infatti ritrovo) !!
Oggi siamo graziati da una bella giornata con tanto di sole nonostante la mattinata sia abbastanza fresca, il che mi fa indugiare sino all’ultimo se presentarmi in canotta o, considerando la preminenza della parte boschiva, ripensarci (COME POI FACCIO) ! Ci casco sempre, e me ne pentirò visto che comunque la seconda parte del tracciato è abbastanza scoperta, ma l’arietta che anticipa la partenza trae in inganno !).
Sarà per il mancato anticipo solito, il tempo scorre velocemente così, una volta sbrigate le solite incombenze e fatta una prima perlustrazione sull’ampio piazzale da cui da lì a breve prenderanno il via le ostilità di giornata (fugacemente, apprendo che la temibile ascesa finale è stata ‘modificata’ o almeno che al posto dei temibili ultimi trecento metri vengono affrontati gli scalini che conducono al Santuario soprastante), eccoci pronti per un breve riscaldamento lungo il saliscendi in progressiva salita che viene affrontato alla partenza.
Proprio mentre mi reco sotto il gonfiabile della partenza prospicente al santuario incontro l’amico Gianni Belotti al quale subito mi riferisco per un consulto relativo all’allacciatura delle scarpe: “i lacci sarebbero da tirare ” …” – ma ora non c’è più tempo; si va !! Partenza che , in linea con i dettami del Piede d’Oro, è posta proprio innanzi al santuario. un centinaio di metri prima del solito.
La gara dunque così parte e già ecco servito il primo piatto forte con le prime centinaia di metri in progressiva salita, con lo “strappo” terminale prima di catapultarsi “a pata verta” per quasi un chilometro giù verso il paese e quindi la parte boschiva, non impegnativa ma che comunque si presenta, ad eccezione di due tratti successivi, con dei sentieri abbastanza corribili ma – vuoi anche per la scesa – occorre sempre tenere gli occhi aperti .. non farsi ingannare (facile prendere una storta qua, come rischio io stesso !). Abbandoniamo quindi per il momento i boschi per ridiscendere verso la palestra comunale e la strada che corre parallela alla provinciale e percorriamo un 2-300 metri su asfalto prima di risalire su un allegro sterrato che apre a un bel camminamento interno fra i campi del paese del cuore della Valcuvia.
Si arriva alla deviazione fra il percorso lungo e il corto (non invidio i secondi perché li attende la risalita al santuario !!). Noi invece ci si allontana dal centro del paese per prendere le strade interne che giungono a lambire, su di un percorso “su&giò”, il comune di Cittiglio. Se qualcuno può dire ” … Chi pensa ‘Il Peggio è alle spalle ! ..’ beh deve ricredersi perché ad attenderci è l’altrettanto asfissiante e alquanto impegnativa risalita di via Oberdan che riporta, dopo un simpatico passaggio per un cascinale e un ultimo passaggio attraverso i sentieri boschivi (!!!) nella parte bassa della frazione di San Quirico.
Sbuchiamo così ai piedi della temibile erta finale che – da quanto appreso prima – si presenta più addolcita !! … così mi è parso di origliare … ma tanto dolce non è, o meglio: invece di affrontare i 300 metri finali come sempre, quest’anno si è pensato di zig-zagare sulla collinetta: quindi primi 100 metri e poi “sterzata” a destra per effettuare una sorta di periplo che conduce susu alla scalinata antistante il santuario e quindi ingresso (trion)finale sul grazioso viale .
Percorso congeniale questo, nonostante l’impegno e continuità richiesti, ma senz’altro affascinante proprio per la sua cvsrirtà continua e che non permette tanto di riprendere fiato. Inaspettata ma tutto sommato gradita la variante finale (.. a patto di arrivarci con ancora un pò di fiato nei polmoni.
A seguire le premiazioni di giornata, che qui a io parere sono abbastanza gradevoli e gradite.
Personalmente , non potevo aspettarmi una prestazione significativa vista una plee impossibilità per un buon allenamento w casa. Ma , come no i stanco msi di ripetere, tutto dommato rimago “estsiato” dal traccisato propsto __________