I Benefici del camminare nei boschi

(lunedì 25 aprile)

AsparagidiCantello 1
CAM02326Una giornata particolarmente ventosa ma (per fortuna !) soleggiata fa da sfondo, dall’inizio alla fine della disputa, alla tappa di Cantello del Piede d’Oro, la settima edizione della ‘Corri a Cantello!!!’, nell’inconsueta collocazione di fine aprile (fino all’anno precedente, l’appuntamento odierno era posto alla ripresa delle ostilità dopo la pausa agostana).
Tani come sempre gli amici che ritrovo: Samuele Pari, Liliana Cimno, Stefano Aglioni e gli altri della Mezzanese, Omar Spoti, il padre Antonio con consorte, AdelePina e Lorena Castiglioni e un ritrovato Giuseppe Ramundo (così come del percorso sarà una continua alternanza con Alessandro Carù, la Lili, Giovani La Grtta, il Sasà che mi passa al 4°, Roberta Bottani e Pierangelo Aletti.

Sin dalls prima edizione, quella di Cantello si attsta come una gara ben partecipat (e quest’anno visto il tempo ! …): si contno 640 iscritti !!!

Percorso di fatto invariato di 10 km o poco più, con la partenza dalla strada laterale al circolo situato nel centro del paese (non si capisce al volo da che parte saremo direzionati –  intanto mi viene l’ansia per essere nelle prime fila – ma si parlotta allegramente con gli amici) per poi riprendere, attraversata la strada principale, la via interna che fiancheggia l’ampia zona parcheggi e i giardinetti, dopo poche centinaia di metri, attraversare un primo cascinale che accompagna nelle campagne e poi nella zona boschiva tipologia sarà un pò la protagonista del tracciato odierno, e poi un lungo camminamento erboso.

Cantello Spargere 3

Cantello Spargera 2

 

 

 

 

 

In diversi punti del suo sviluppo il fondo si presenta particolarmente sassoso e quindi insidioso per gli appoggi e io infatti, già con una caviglia “a metà servizio” visti gli accadimenti infrasettimanali !!  appena entrati nel bosco TTACCC un piede appoggiato male mi costa un risentimento alla caviglia già provata che mi costringe a fermarmi a lato per qualche momento, ma a ripartire pianopiano con ‘CALMA E CIRCOSPEZIONE’ PER IL RESTO DELLA GARA. Siamo più o meno al secondo chilometro, una breve occhiata ‘scaramantica’ all’orologio mi attesta sui sui 5′ (poi però l’amico Michele Immobile mi rivela che eravamo ben al di sotto ! …).
Come anticipato prima, percorso in gran parte su sentieri boschivi e sterrati comunque larghi attraversando le campagne e le estese spargere dove gli operi sono al lavoro per la posa delle coltivazioni.

Tracciato odierno che snodandosi nelle campagne

Cantello Spargera 1  AsparagidiCantello 2

 

 

 

 

e spargere CAM02322che incontriamo nella parte più bassa, è caratterizzata da due soli tratti impegnativi in “moderata” ma progressiva ascesa nella seconda parte, quella “delle fattorie”; sentieri scorrevoli, dolci ma muscolari che non concedono tregua e nei tratti di bosco abbastanza insinuosi quanto a tipologia.
Siamo oramai giunti nella seconda parte del percorso: si abbandona la parte prettamente boschiva in favore della strada per arrivare a fare il periplo del punto più alto del percorso dominato dalla prepositurale di Cantello. EgliCantello1

 

 

 

 

 

Nell’itinere si passa accanto ad un maneggio prima e un agriturismo poi per tramite di un tratto sterrato impegnativo ma non difficile prima di riguadagnare EgliCantello3

la chiesa stampata all’orizzonte e quindi riprendere un passaggio nelle campagne, quindi tornare verso le vie del paese e, nel giro di qualche centinaia di metri, raggiungere tramite un (simpatico) rettilineo in discesa il traguardo. Nonostante il risentimento, risbucati sulla strada instauro una progressione che mi consente perlomeno dignitosamente di arrivare al gonfiabile.

 

EgliCantello5

EgliCantello2

 

 

 

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Soddisfatto a metà oggi, ho badato (!!) a mantenere la filosofica ‘corsa di qualità’ ma pago ancora una discontinuità del passo nonostante un percorso … alla mano ! le caviglie le “tengo” a parte !!

Domenica prossima appuntamento a Cuveglio per la 32^ edizione dell ‘Camminata Cuvegliese’ organizzata dalla proloco locale, gra “dai due volti” ! …

Un weekend … quasiquasi costruttivo – parte seconda

(domenica 24 aprile)

Messa alle spalle la “rituale” corsa domenicale del mattino, la giornata sportiva continua … col volley.
Gran bella gara quello che ho diretto a Induno Oona fa l’under 13 di casa e le coetanee di Sacro Cuore. Sfida di vertice fra le prime due squadre del girone VA06 del campionato primaverile PGS.
Chiare le intenzioni della squadra ospite: sfoderare le proprie “armi” (break di 6-0 nel primo set) e portare a casa un risultato … proficuo !

Sotto di due set, il sodalizio di casa riesce a ribaltare la partita a proprio vantaggio, riuscendo a ricostruire – mattoncino dopo mattoncino – la coesione e la determinazione di squadra. Le giocatrici di casa si rimettono in gioco, o perlomeno iniziano a mettere il fiato sulle avversarie, dal secondo parziale e poi, riordinata dal coach nell’intervallo fra il secondo e il terzo set, capitalizzando dei buoni turni di battuta e un primo accenno di “sindrome della poltrona” che lenta e un vistoso “accorciamento” della squadra (astutamente, il servizio di OSGB cerca sovente 9 metri) colpisce il sodalizio di Castellanza: pian piano le ragazze di casa ritrovano quella grinta e carica che si riveleranno poi determinanti per l’evolversi della sfida. Ultimo set che vede Sacro Cuore dirompente partire con autorità (3-6) ma contemporaneamente si vede OSGB riuscire in quanto già fatto nei due set precedenti, costringendo gli ospiti ad un gioco più mirato ma non sempre efficace. Pure dopo il cambio campo le due squadre procedono a braccetto. Sacro Cuore cerca il gap (7-10, 9-11) ma con l’ultimo cambio palla Induno capitalizza un prezioso break (6 punti) che vale la posta in gioco !!
La mia funzione si concentra soprattutto nei primi set in quanto come detto la gara è abbastanza sentita nelle due squadre, andando a sanzionare poi solo le situazioni più estreme onde non appesantire troppo il gioco in atto e “con lungimiranza”.

Il weekend mi ha offerto la possibilità di dirigere delle belle gare giocate da ambo le parti sicuramente, e che “mi sono valse” … in termini di crescita personale ! … E così sia  🙂 🙂

 

Un weekend … quasiquasi costruttivo – parte prima

(sabato 23 aprile)

Sono state necessarie quasi due ore di gioco al compagine under18 di Induno Olona per avere ragione della compagine di casa di Asso.
Se OSGB è oramai una buona pretendente in under 18, la squadra di Solbiate Arno pur essendo più giovane sta crescendo come gruppo nelle ultime uscite.
Prove di ‘u18’ oggi, e direi non sia andata male anzi ! Approccio alla gara con la consapevolezza per una necessaria e maggiore attenzione al livello di gioco (è già dal riscaldamento che come sempre pongo attenzione alla qualità di ambo le parti, oltretutto non conoscendole molto ). Come sempre seguo attentamente l’evolversi degli scambi sin dagli inizi andando tendo dunque a “mantenere l’ordine” negli scambi precautelandomi nel sanzionare “più selettivamente” e per quanto possibile “discrezionalmente”   (leggi non “a caso”).
Salgo com sempresul seggiolone con la consapevolezza di non dove fare favori o torti a nessuno e, partendo da questo punto basilar, seguire gli scambi di gioco fra le due parti.
La compagine di Induno olona conquistata palla parte bene (4-0) cercando di annichilire  le locali che, pur non venendo meno a determinazione e volontà, non riescono a “agganciare” (10-6) nonostante rispondano colpo su colpo agli attacchi o “rimesse in gioco” di OSGB.
Se già con il primo set la squadra di Induno mostra chiaramente le sue ambizioni, il secondo vede un crescendo collettivo della formazione di Asso e diametralmente le ospiti “sedersi” abbassando la guardia e consentendo alla squadra di casa un gioco più efficace ((8-8, 11-11, 13-12). Asso denota una buona seconda linea, che non manca di ‘caricare’, ma altrettanto caparbia è la difesa avversari !!
Pareggiati i conti, da qui è un gioco “senza esclusione di colpi” verrebbe da dire.Riordinate dalla panchina le ragazze, la compagine di Induno riparte nel parziale successivo (0-4) ma le locali non sono da meno  perlomeno nella prima parte del tempo rimangono in scia (5-7, 8-9, 1), perseguendo nella loro azione “pressante fino all’ultima palla (19-25).  Gioco peraltro sostanzialmente pulito delle due squadre: se nei primi ho “avuto” il io da fare’, ora mi limito ad essere “quell’omino in maglia bianca e pantaloni neri sul cadregone a metà capo; questo e il successivo sono dunque set ben giocati, dove ‘è solo l’ultima palla caduta a decidere l’epilogo della gara. Ciò avviene mentre quando sembra fatta per OSGB pronta arriva la “controffensiva” di casa.
Pur in un continuo crescendo che le consente di disputare un finale del quarto set in rimonta, ad Asso sfugge platealmente l’opportunità di arrivare al tie break (da 16-20 a 23-23 al finale 24-26).

Seconda Divisione all’epilogo stagionale

(mercoledì 20 aprile)
Grinta e determinazione sono stati gli ingredienti determinanti della partita di stasera della squadra di Seconda Divisione.
Penultima giornata di campionato.ultima sfida in casa che vede contrapposta Alfa Volley a LaSportiva di Gavirate, una sfida molto sentita e che cela qualche retrogusto dolceamaro per ambo le formazioni che fino a poche settimane fa erano ancora in lizza per il vertice del girone, che significa il passaggio diretto in Prima Categoria, ma che ora si contendono le posizioni di rincalzo valide per accedere ai playoff.
E le nostre ragazze non deludono il pubblico accorso: di fatto dalla prima all’ultima palla giocata, le ragazze di Pozzi schiantano le ospiti, sorprendentemente poco incisive sapendo il loro excursus di campionato; ma quel che più ha sorpreso è l’autorevolezza con cui la squadra di coach Pozzi ha approcciato alla gara, godendo anzi di buoni break di vantaggio nei set e su un buon gioco di squadra – oserei dire impeccabile -, set per la verità tutti tirati (23′, 26′, 26′, 19′) ma ad ognuno dei quali non tardava la rimonta di Gavirate.
Nel terzo set non si aspettava altro che la chiusura di Alfa Volley (23-19) ma le ragazze di Gavirate riescono a ribaltare la situazione e a vincere ai vantaggi 25-27.
Le nostre non si danno per “domate” e anzi nel parziale successivo mettono in cassaforte un bel break (6-0) che sarà un pò il “tema portante” del parziale con Gavirate che, contando sui suoi testa-coda, confida invano nel recupero ma dall’altra parte Alfa Volley stasera fa il meglio che può in ogni reparto e, trovando anche dei buoni turni di battuta con alcune giocatrici, regola facilmente le avversarie (25-14).

E ora, venerdì si scende in campo a Tradate per l’ultima giornata del campionato, per il cui epilogo nessuno avrebbe messo la firma: un torneo che le nostre ragazze hanno cercato di affrontare al meglio, nonostante lr varie vicissitudini di cui è stata disseminata la stagione, e i cui frutti sono arrivati … insperati !!

“Una partita” ….; una under 13

(venerdì 15 aprile)
Da tempo vado riversando sulle pagine del mio blog anche resoconti periodici delle mie due passioni sportive, tra cui la pallavolo; resoconti delle partite che dirigo periodicamente con passione e abbracciando la filosofia che ci è stata trasmessa.
La passione è così tanta che mio malgrado (!! puffpuff !!) non manco, su Facebook o direttamente sul mio blog ioscriwo.net, di fare pressocché di ognuna (mi permetto dalla mia posizione ‘neutrale’) una breve cronaca o riflessione, a prescindere dalla categoria di gioco e dal livello/impegno della gara. E allora via, una volta tornato a casa, se non addirittura sfruttando ogni minima occasione – in macchina, sugli spalti di una palestra, al bar -, riversare sul fido taccuino che mi porto appresso o direttamente sul portatile “kilometri” di inchiostro, riempendo nn pagine con le mie esperienze vissute, cercando in esse di far trasparire (ciò vuol dire che non sempre riesco in ciò, anche per questioni di tempo/riporto) non tanto il lato prettamente tecnico della gara quanto le sensazioni di me arbitro dal seggiolone e magari qualche possibile opinione sulle squadre protagoniste !
E’ per questo che non posso fare a meno di scrivere anche di ieri sera a Casciago dove ho avuto il piacere di dirigere – come penso quando scendo dal seggiolone al termine della partita e dico apertamente alle squadre: una normalissima e tranquilla partita di under 13 ma che sono “rimasto” soddisfatto di aver diretto fra la compagine di casa e le coetanee di San Filippo.
Potrei dire una più belle gare, dal punto di vista del gioco, della grinta e dell’impegno profuso dalle atlete come pure delle dinamiche di giovo viste qua e là in considerazione della categoria (u13) da quando ho cominciato a fare l’arbitro.
Sulla carta, padrone di casa oramai ‘rodate’ in fatto di u13, forse di prima esperienza (leggi per l’annata ndr) buona parte delle ragazze di San Filippo.
Ebbene, nonostante la partenza “d’autorità” di Luvinate (4-1, 10-2; e poi 16-5 per il finale 17-6) che “lascia al palo” un pò attonito il sestetto opposto, le giocatrici avversarie si distinguono e giocano bene ‘puntando’ a più riprese sui palloni alti (!!), nei successivi due set, in particolare nel secondo quando riescono a stare avanti (2-5, 4-6) e poi a rimanere appaiate alle locali (8-8, 12-12) arrendendosi solamente ai vantaggi 18-16 complicando “i piani” alle atlete del CSI Luvinate. Negli ultimi due invece la compagine bustocca “si siede”, nonostante un sussulto nell’ultimo parziale “giocato” fattivamente alla pari in cui San Filippo accarezza il set grazie a un buon turno in battuta che vale un break di 6 punti ma conquistata la palla la risposta di Luvinate è altrettanto “autoritaria” (break di 8 punti, d 9-13 a 17-13) e la squadra di casa riesce a fare il suo gioco.
Alla faccia della giovane categoria, le due compagini sciorinano un gioco tutt’altro che “banale”, arrivando addirittura a giocare in diversi tratti di partita palle alte e scientemente su piazzate e palleggi rovesciati: nulla da eccepire direi !!

 

 

Metti una domenica pomeriggio sull’asse fra Solbiate e Varese …

(domenica 10 aprile)
Ritorno a San Carlo per la conclusione della domenica sportiva e arbitrare, dopo “la capatina” nel primo pomeriggio a Solbiate Arno per l’under 14, l’under 16 locale che ospita le coetanee di San Filippo.
Un altro bel test a conclusione della due-giorni: ritengo che le due formazioni siano ben affiatate e ambiziose per ben figusre !
Dopo un avvio poco incisivo (1-1), la squadra bustocca dimostra la sua determinazione con un primo allungo (1-4) cui però le locali riescono subito a contrapposi (4-4). In effetti, il set vede i due sodalizi procedere sostanzialmente punto-a- punto (11-11, 14-15), mentre quando per San Carlo sembra quasi fatta (21-19) le avversarie riescono a tirare fuori “animaecore”) e, spingendo su un’azione asfissiante, riescono ad imporsi i vantaggi 26-24.
Il set seguente è praticamente una fotocopia del precedente con la differenza che le due compagini verosimilmente appaiono più “tirate”: la squadra di casa con la paura di perdere di mano anche il secondo parziale, San Filippo per contro che si vuole “giocare” il prezioso vantaggio. Fin quasi alla seconda decina le due squadre procedono sostanzialmente appaiate (8-8, 15-13, 18-17) poi accade qualcosa di imprevedibile nelle fila della squadra ospite (calo di concentrazione ?, squadra “alta” ?) e San Carlo, benché rea di diversi errori in battuta (come del resto si registra anche per San Filippo) trova un buon turno di battuta finale che gli vale gli ultimi 4 punti !!!!

Quella che scende in campo per il terzo set è un San Carlo che stasera è riuscita a ritrovare il bandolo dell matassa, a ritrovarsi in una situazione che poteva assumere un andamento complicato, ora maggiormente determinata rispetto all’inizio dei giochi; e infatti dopo il solito testa-a-testa iniziale (3-3, 5-4), ecco che nuovamente con un buon turno del numero 60 la squadra di casa comincia a scavare il solco che modellerà sostanzialmente i 25′ di gioco (11-6, 18-10, 23-13).
Ribaltata la situazione, ora San Carlo può dire di “essersi rimessa in gioco” quanto a dinamiche. Peraltro un parziale difficile da decifrare, perché San Filippo non vuole certo arrendersi 7-27, 9-10). Il prosieguo è abbastanza similare con San Carlo che tenta il sorpasso in più riprese (14-15, 15-6, 17-28, 18-17, 20-18). Se le locali giocano “più fine”, San Filippo commette diversi errori in battuta che costano cari per l’epilogo (25-21).

Andiamo a Varese … in trasferta

(sabato 9 aprile)
Se fino ad ora potevo considerare la palestra del Centro Giovanile San Carlo di Varese un pò come la “2^ casa” in termini di designazioni arbitrali nella Città Giardino, oggi “trasferta varesina” dall’altra parte della città presso la palestra delle scuole Marconi di viale Adriatico.
Qui ad attendermi, quasi a tastarmi il polso, un banco di prova non indifferente: under 18, di fronte la squadra locale contro la bustocca Rezzara, una gara che solo per la categoria si profila abbastanza impegnativa, almeno dal punto di vista del ruolo arbitrale !
E in effetti ne ho avuto la riprova durante il riscaldamento da ambedue le formazioni, fra le quali la squadra di casa (visto le annate) forse più ‘rodata’. E non da meno nell’ora e spiccioli di gioco: nel primo parziale con le due squadre che si studiano nei primi scambi, poi le locali, con una buona azione di rimessa in gioco ella palla, trovano il largo (10-5), dando il là alla loro azione quasi asfissiante (15-7, 21-12) riuscendo a mantenere un buon margine di vantaggio (25-16).
Il secondo set vede invece la squadra Bustocca di Rezzara presentarsi in campo con maggior determinazione e meno contratta che al’inizio (6-4, 8-8), ma seppure con un maggiore dispendio di energie (e 27′ di gioco) Bizzozzero riesce a mettere la freccia e a mantenere un minimo margine di vantaggio (11-8, 16-14, 20-18) concludendo così 25-23.
Si arriva così al terzo che nella sostanza è un pò fotocopia di quanto già visto, con Rezzara che tutto sommato parte bene per poi “abbassare” la propria azione e attenzione sul campo, dall’altra parte le locali vigili a non perdere l’obbiettivo finale (21-10) per il finale 25-12.

La tappa di Cardano si tinge di … ‘Run for Parkinson’s’

(domenica 3 aprile)
Dopo il classico allenamento settimanale che mi aveva lasciato un pò di amaro in bocca nonostante  fronte delle confermate buone sensazioni ontheroad (leggi: se le aspettative non si rivelano po tali !!) la vigilia della classica corsa domenicale non è delle più serene ! … Parti con certe aspettative che pensi di poter raggiungere perché … ci sei e poi però poi lungo l’andare come una mano invisibile che le manovra non le ritrovi !

Oggi la carovana del P.O. si sposta a Cardano al Campo per la ‘Corri a Cardano – CARDANO2016 1RunforParkinson’s’ organizzata al gruppo della Cardatletica dell’amico Omar.

 

 

 

 

 

 

Il paese della brughiera respira un’atmosfera sportiva particolarmente frizzante quanto ad eventi sportivi per lo svolgimento in simultanea di una gara ciclistica con la corsa del Piede d ‘Oro (tanto che noi si parte una mezz’oretta più tardi per CARDANO 2016 2consentire il passaggio ai primi).

Benché giunti in anticipo al ritrovo, riuscire a trovare dove parcheggiare si rivela quasi un’impresa visto l’affollamento ciclistico !
Giunto in compagnia dell’amico Gianni e di Francesca, subito ritrovo i compagni di sempre: Gianluigi Vanetti e il resto del CB S Andrea, gli amici del 7Laghi Runners (con grande sorpresa per la presenza di Katia Grillo), l’amicone di sempre Giuseppe Ramundo con bandierina in mano, alle prese con l’ultimo mese di preparazione alla maratona dell’isola d’Elba del prossimo 8 maggio; saluto ai banchi della regia Omar Spoti e poi vedo anche Giovanni Vanini, in una insolita veste borghese, Enea Zampini e la moglie Stefania e famiglia al seguito; Samuele Sasà Pari e gli amici della Podistica Mezzanese, sempre numerosi, Sergio Castagna e Franca dell’Aermacchi.

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Si registra una partecipazione non indifferente, nonostante tutto: 750 i tagliandi strappati !!

Nei minuti antecedenti la partenza principale viene effettuato il novello minigiro per gli under 13: così, il viale si gremisce dei podisti come pure dei familiari e curiosi ad incitare i bambini e i ragazzini che non centellinano le proprie energie lungo il tracciato riservato a loro di circa 1 km che prevede comunque anche un passaggio nei boschi prospicenti.

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Bangg !! si parte … Percorso immutato con partenza dall’area antistante il centro sportivo: la corsa odierna è una di quelle che si possono definire “tutta da bere”, in linea e senza asperità nella prima parte su asfalto; leggermente mossa ma priva di asperità di rilievo, ad eccezione del finale, la seconda quando lsa gara si immerge nei boschi.      CARDANO 2016 10

 

 

 

Dopo l’attraversamento delle vie cittadine, ecco che ritrovo il Peppo pronto a … incitarmi, successivamente svolta a destra dove un lungo viale ci porta in prossimità dello svincolo della superstrada: qui, proseguiamo dunque su un lungo sterrato che corre parallelo per un paio di chilometri ci porta sui sentieri boschivi, in leggera ma progressiva (e dolce) discesa che ci terranno compagnia fin quasi al termine dei 9 km e spicci di giornata.
Messo alle spalle il viale dopo una partenza un pò “fagocitata” (passaggio comunque stretto/compresenza del ‘corto’ ??), mi avvio con il gruppo su una buona media iniziale (sotto i 6′), è in questo tratto che (SSiGGHHH!!) sento le gambe appesantirsi tanto da indurmi a rallentare la frequenza (mestamente) già abbastanza da crociera (e di conseguenza l’armonia interiore, la continuità della corsa), perdo diverse posizioni, approssimandomi e sui 6′ procedendo con ‘stile yo-yo’ (compromettendo la filosofia adottata della corsa di qualità piuttosto che di quantità). In questi chilometri mi affianco alternativamente a Vincenzo Lo Presti (praticamente rientrante al PO come me -per adesso siamo a 2 gare corse su 5 del calendario), Daniela Ferro, Marco Riva e Gaetano Lacerra – in stile didatta oggi (!!).

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Sugli ultimi km ritrovo lungo il percorso a fare servizio altri amici : Adele e Aureliana Vanzago al ristoro e Adele Pina e Antonio Spoti sul finire della fatica), mentre proseguiamo sempre su sterrati agevoli lungo una ombrosa pineta nel parco del Ticino; nuovamente un tratto boschivo arzigogolato e pi una leggera ascesa che, dopo il cavalcavia della superstrada, ci riporta verso il centro sportivo. Qui, a ridosso del rettilineo finale che conduce al traguardo di giornata, mi aggrego a Lara Galasso che vedo innanzi a me e mano nella mano raggiungiamo il gonfiabile.

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Un pò di scoramento per non essere riuscito a “stare all’altezza” della gara odierna ma come sempre il poter passare qualche ora con tanti amici che condividono la tua stessa passione, in cui ognuno ci mette del suo (volente o nolente !!) beh fa già gustare una giornata che può apparire un pò opaca … alla lente d’ingrandimento !!

 

 

 

 

 

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