A Castelveccana … per un’acqua “diversa” ..

pazzesco con il tempo possa cambiare radicalmente nell’arco di anche meno di 12 ore !! E’ così che la giornata odierna si è aperta con una cornice decisamente autunnale, come del resto le previsioni avevano già preannunciato: dalla mezzanotte infatti si è scatenato un bel temporale che ha scaricato parecchia acqua sui nostri paesi. La situazione verso la mattinata non è migliorata anzi dall’alba si è scatenato un altro putiferio d’acqua !! … In programma per oggi avevo messo di andare con l’amico Angelo Mascioni a Castelveccana castelvecc6per partecipare alla prova IVV ‘Camminata delle Frazioni’. castelvecc5 Non molta gente, a dir la verità, scoraggiata dalle condizioni meteo veramente al limite ‘della tollerabilità’ (popolo strano quello dei podisti !!): in effetti, la pioggia è caduta copiosamente fino a poco prima della partenza. E proprio le condizioni metereologiche inducono gli organizzatori della manifestazione ad annullare la prova sui 18 chilometri, lasciando aperte quelle di 6 e 12 km; alle 8.20, posticipata proprio per sistemare il tracciato, la partenza libera dal lungolago per risalire dopo un tratto di passeggiata e di spiaggetta alla sede stradale, passata la quale i concorrenti devono affrontare una impegnativa e lunga salita che li porta a passare per la prima volta davanti alla chiesa dei SS. Pietro e Paolo  castelvecc sspiepao, quindi si procede a zigzagare lungo le vie del piccolo paese. Arriva metà percorso e dopo un attimo di incertezza collettiva sulla direzione da prendere si prosegue in discesa per riguadagnare la sede stradale. Si giunge così nei pressi del cimitero dove è sita un’altra bellezza storica del paese: il campanile di S. Martino, e a seguire un lungo camminamento boschivo fra due alte siepi che immette su un ennesimo tratto d’asfalto che porta a un tratto impegnativo un sentiero abbastanza stretto fra montagna e bassa boscaglia, non tecnico ma del tipo ‘FBL’ in quanto prevede alcuni passaggi sassosi e scivolosi. All’uscita da questo camminamento si torna sull’asfalto per affrontare un tratto più o meno lungo che invoglia ad aumentare la velocità; ignari però che accompagna all’attraversamento di una parte ‘alta’ del borgo in direzione della chiesetta di Santa Veronica   castelvecc smartin1 castelvecc sveronica1 (molto suggestiva, oltre al panorama finale che si può scorgere dall’altura castelvecc sveronica2, l’andata-ritorno proposto) e quindi il chilometro castelvecc sveronica3inale di cui la prima parte in progressiva discesa e il ritorno sul lungolago. Castelveccana offre una prova ricca di tratti impegnativi e comunque variegati, che mettono a dura prova le capacità di ognuno: rifarla è stato un piacere !!, peccato per il tempo, anche se fortunatacastelvecc pano2 castelvecc psano1 castelvecc sveronica4 castelvecc sveronica5 castelvecc castelvecc1 castelvecc2 castelvecc3 mente la pioggia è tornata a scendere soltanto verso fine-gara, altrimenti sarebbe stato uno spettacolo anche per il panorama che si può scorgere da vari punti.

Battesimo col sole al ‘trial’

Cogliendo la pubblicità fatta nelle ultime settimane dalla Podistica Mezzanesw alle gare del Piede d’Oro (anche se poi il volanino l’ho recuperato tramite faccialibro), stamane ho partecipato alla 1^ edizione del trial ‘Run for Avis’.
Prima esperienza personale in questa specialità: il trial è pur sempre uno stile di corsa ma immerso nel verde di sentieri, camminamenti – anche impegnativi – e boschi ma caratterizzato da continui se non bruschi saliscendi facendone una prova decisamente .. pesante a prescindere, non alla portata di tutti ! … La giornata ci è comunque favorevole, regalandoci delle condizioni ideali.
Giunto nell’inedita località di Golasecca presso la Scuderia del Castello sita a Golasecca.
Che la Podistica Mezzanese sia di casa lo si capisce chiaramente dal numero di maglie blu presenti; spicca per presenza anche l’Atletica Casorate. Riconosco diversi frequentatori del circo del PdO: sull’ampio pratone che ci accoglie incontro Nicola Benevento del ‘7 Laghi Runners’, Federica Caporali, Nando Casu dell’Athlon Runners’, Alessandra Broggi e Barbara Imbres al chiosco delle iscrizioni, Sergio Castagna, Angelo De Mieri, Paola e suo marito, l’amicissimo Samuele Pari e Stefano Secco. In particolare, mi imbatto in un amico di ‘vecchia data’: un consulente esterno dei tempi Mascioni ! … In zona iscrizioni, rivedo anche la signora Silvana moglie di Valentino, ex-presidente della PM, che malinconicamente ha voluto comunque essere presente in questa giornata.
Considerevole, come constateranno gli organizzatori stessi, la presenza sui due percorsi preposti.
Già lo scenario che ci accoglie e che farà poi da cornice a partenza e arrivo delle due gare, il corto di 5 km e la prova lunga di 17 km, è alquanto affascinante.
Accingendomi al riscaldanento noto la caratteristica partenza ‘inusuale’ (a memoria, capitata solo in qualche tappa del Giro dell’isola d’Elba e in un breve tratto di una tappa del circuito varesino) su di una anello interamente ricoperto da sabbia stile spiaggia.
Causa problemi di tempo, e considerando cosa può essere come profilo un trial (su 17 km !!), ipotesi poi confermate dallo speaker, opto per il mini-trial per il mio battesimo nella specialità. Verso le 9.10 la partenza: dopo il (mezzo)giro di lancio sulla sabbia (…) si devia per il bosco attiguo di conifere e latifoglie (??), un sentiero non molto largo con continue variazioni di direzione; percorso peraltro molto bello e .. rilassante. L’andatura, anche se a tratti un pò impegnata, è stile-turistica direi per noi.
Poco più avanti innanzi a me ritrovo Graziella Liuzzo e Alexia Aprile dell’Atletica Verbano. Passati i primi due chilometri brusca discesa di un centinaio di metri che costringe tutti a mettersi in fila indiana, quindi si riprende con un sentiero tra le piante, fino al terzo o poco più quando si propone l’unico tratto impegnativo: una dolce salita ingannevole però perché comunque mette a dura prova i muscoli dei podisti. Passato questo ostacolo di nuovo un passaggio nel verde, che mi ricorda un misto fra la salita al Belvedere del Campo dei Fiori e qualche passeggiata fatta ad Orino.
Ci ritroviamo così sul tratto finale percorso all’inizio.
Breve ristoro più che altro per i liquidi , quindi a cambiarsi e via a fare un pò di foto in questa suggestiva cornice.
Prima che dia l’arrivederci a tutti e aver scambiato qualche opinione con BarbaraOLYMPUS DIGITAL CAMERA OLYMPUS DIGITAL CAMERA OLYMPUS DIGITAL CAMERA OLYMPUS DIGITAL CAMERA OLYMPUS DIGITAL CAMERA OLYMPUS DIGITAL CAMERA OLYMPUS DIGITAL CAMERA OLYMPUS DIGITAL CAMERA OLYMPUS DIGITAL CAMERA OLYMPUS DIGITAL CAMERA OLYMPUS DIGITAL CAMERA OLYMPUS DIGITAL CAMERA OLYMPUS DIGITAL CAMERA OLYMPUS DIGITAL CAMERA OLYMPUS DIGITAL CAMERA OLYMPUS DIGITAL CAMERA OLYMPUS DIGITAL CAMERA OLYMPUS DIGITAL CAMERA OLYMPUS DIGITAL CAMERA OLYMPUS DIGITAL CAMERA, ho modo di conoscere dal vivo Stefania Visentini Zampini.
Essendo la prima edizione della gara, sono state fatte dai partecipanti (e anche da me) delle piccole osservazioni per il miglioramento organizzativo di questa manifestazione, che sono state subito fatte tesoro dagli organizzatori.
Devo dire che questa prims mi è piaciuta nonostante abbia optato per il corto; sono riuscito a correre su quasi tutta la distanza, nonostante l’assenza di ‘asperità’ di rilievo, a conferma del trend positivo. A rinsaldare il tutto senz’altro l’ambientazione della gara.

ASD e rimborsi sportivi: un passo indietro

 

Sport dilettantistico, vogliono ridurre da 7500 a 2000 euro l’esenzione dei compensi. Retroattivamente!

Notizie estremamente allarmanti sul fronte dello Sport Dilettantistico. Se la notizia fosse confermata sarebbe un duro colpo per tutto lo sport Italiano che si fonda, in massima parte, in volontari che nel tempo libero, allenano, arbitrano, dirigono le nostre Associazioni Sportive Dilettantistiche. Un lavoro duro, solo in parte alleggerito dalla franchigia di esenzione (i famosi “7500 euro”)

TeamArtist si è immediatamente operata con alcuni parlamentari italiani perchè si impedisca questo duro nuovo colpo. Il mondo del no-profit sportivo ce la farà anche questa volta? Se agirà insieme, probabilmente si! CONI, FSN, EPS, ASD… fate sentire la vostra voce! Ricordiamo a tutti che un euro investito da parte dello Stato nello Sport Dilettantistico, equivalgono a 3 euro risparmiati nella Sanità Pubblica! Sport Dilettantistico= Salute

(da Italia Oggi di Venerdì 18 aprile 2014) 

Ridotta la franchigia Irpef sui rimborsi spese agli sportivi dilettanti. La no tax area scenderà dagli attuali 7.500 a 2 mila euro annui. Retroattivamente, in quanto la novità sarà applicabile dal 1° gennaio 2014. È quanto prevede la bozza di dl sull’Irpef. Tra le spese fiscali tagliate, infatti, c’è anche la soglia fissata dall’articolo 69, comma 2 del Tuir, che stabilisce come indennità di trasferta, rimborsi forfetari, premi e compensi erogati per attività sportiva dilettantisti-ca non concorrono a formare il reddito imponibile in capo al soggetto percettore per un importo non superiore a 7.500 euro.

Una misura che colpirebbe principalmente gli atleti e più in generale tutti i collaboratori di associazioni sportive dilettantistiche, i quali con riferimento alle proprie prestazioni (non regolate da un rapporto di lavoro dipendente) percepiscono compensi inquadrati dal fisco come redditi diversi. Nessun limite massimo, invece, per quanto riguarda i rimborsi a piè di lista e quelli chilometrici per le attività svolte fuori dal comune di residenza. Come recentemente chiarito dall’Agenzia delle entrate con la risoluzione n. 38/E del 2014, non vige nessun tetto per tali spese di viaggio, purché analiticamente documentate: se rimborsate a titolo forfetario, infatti, esse concorrono ai fini Irpef al superamento della franchigia. La bozza di decreto puntualizza che, in deroga alla legge n. 212/2000 (statuto del contribuente), la novità produrrebbe effetti a partire dal periodo d’imposta in corso alla data del provvedimento. Vale a dire dal 2014, dal momento che per le persone fisiche l’anno fiscale coincide con quello solare.

 

ASD e rimborsi sportivi

Salvi i rimborsi sportivi! – Un’altra vittoria di TeamArtist

Salvi i rimborsi sportivi! – Un’altra vittoria di TeamArtist

VITTORIA!!!! Ancora una volta grazie al nostro impegno immediato ed a quello della rete che si muove intorno al no-profit ed allo Sport Dilettantistico, il polverone sollevato da TeamArtist ed altri sul tema delicatissimo della de-tassazione dei rimborsi sportivi dilettantistici è servito!

Come per i Certificati Penali, dove avevamo contributo in modo sostanziale, il Governo ha fatto un passo indietro e per il momento dovremmo star tranquilli! Venerdì, quando è uscita la notizia, sapevamo di dover agire immediatamente. Dovevamo fare subito rumore e far sì che tutto si risolvesse entro le vacanze di Pasqua o non ce ne sarebbe poi stato il tempo. Per questo abbiamo mobilitato tutti i dirigenti del CONI/FSN/EPS/DSA in contatto con noi (circa 1500), i parlamentari sensibili a questi temi con cui ci siamo già relazionati in passato (circa 25), e migliaia di ASD di tutta Italia. Una corsa contro il tempo, durante le ferie… ma la posta in gioco era troppo alta!

La nostra capacità di incidere positivamente, insieme alla rete di cui siamo un significativo tassello, sulle tematiche legislative che governano il no-profit e lo Sport Dilettantistico è ormai una realtà consolidata. Grazie a tutti voi, i nostri lettori e sostenitori.

Continuate a seguirci. Insieme possiamo fare grandi cose.

 

(dalla Gazzetta dello Sport del 23 aprile 2014 – a firma di Maurizio Galdi)

CONI e GOVERNO

La manovra Irpef – Rimborsi “sportivi” salvi in extremis

Delrio e Malagò hanno lavorato nelle giornate di festa: restano i 7500 euro esentasse

Allarme rientrato. Il taglio della detassazione per i rimborsi spese dei dilettanti non ci sarà. Nel testo del decreto legge sull’IRPEF, che questa mattina dovrebbe essere firmato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, la temuta soglia di 2000 euro prima e di 5500 di ieri non ci sarà. I dilettanti continueranno a vedere non tassati i rimborsi spese fino a 7500 euro. Una buona notizia che consente alle circa 100mila società dilettantistiche di poter continuare a svolgere la propria attività di diffusione della pratica sportiva. Dopo il pericolo scongiurato del certificato penale per i volontari che “frequentavano” i minori (allenatori, dirigenti), il taglio della detassazione per i rimborsi spese poteva mettere davvero la parola fine alla pratica sportiva di base.

Sospiro di sollievo. Dietro questo “miracolo” un lavoro diplomatico che ha visto impegnati in prima persona il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, e il presidente del CONI, Giovanni Malagò, che hanno lavorato anche a Pasqua e Pasquetta per trovare la “quadratura del cerchio”. L’importante era garantire la stessa copertura al decreto legge, pur togliendo la somma che sarebbe venuta dalla riduzione della detassazione dei rimborsi. Alla fine la soluzione sarebbe stata trovata. Ora si aspetta l’incontro tra Malagò e il premier Matteo Renzi per poter anche riaffermare un impegno del Governo per lo Sport che con le ultime vicende non sembra proprio sia al vertice dell’agenda di Palazzo Chigi.

La genesi della vicenda. Venerdì la prima bozza del decreto lasciava le stanze del Ministero dell’Economia e arrivava nei corridoi di Palazzo Chigi dove faceva temere il peggio. Italia Oggi ne aveva dato un’anticipazione, Gazzetta l’aveva commentato. Il CONI aveva subito chiesto chiarimenti a Palazzo Chigi. Ancora ieri Gazzetta aveva avuto assicurazioni che “al massimo il taglio sarebbe stato di 2000 euro”, insomma non tassabili sarebbero stati i rimborsi fino a 5500 euro. Ma nelle ultime ore dal testo definitivo ogni riferimento all’articolo 69 comma 2 del TUIR (il Testo Unico dell imposte sui redditi, la legge sulle tasse) è sparito.

(tratto da Teamartist.com)

Io vorrei non vorrei ma se vuoi …

(Domenica 20 aprile)

Tempo fa sull’immensa e variegata piazza di Facebook ho visto passare un post riguardante la riflessione assunta dallo scrivente professando la propria posizione di single assunta nei confronti del resto della società circostante, della propria cerchia di amici , …,  evidenziando al tempo stesso l’incomprensione se non addirittura l’emarginazione di chi gli stava attorno.

Ricordo di essermi soffermato su di esso di aver forse risposto al post condividendo nell’inconscio un pò le ragioni dello scrivente ……

Negli ultimi tempi ho cercato di recuperare una cara amicizia, un legame nato per caso qualche anno fa con una ragazza che non avevo mai visto prima che subito mi ha folgorato (quasi come quando si accarezza una chimera). Penso che anche lei – non subito – abbia capito la mia simpatia, a cosa cercavo – seppur a piccoli passi – (e in effetti devo ammettere che non sono così ‘intrusivo’ quando mi interessa qualcosa, cocciuto sì ma intrusivo no !) ed è così che ho cercato di coltivare il nostro presunto rapporto, con piccole ma “mirate” stoccate, fino al luglio scorso quando una sera dopo il consueto scambio di sms, ricevo una telefonata da lei che mi rivela l’incompatibilità tra di noi, “.. grazie ma … io non provo niente ! …” … A distanza di otto mesi io quella incompatibilità devo ancora capirla ! Ripeto, non sono mai soffocante quando provo un sentimento anzi, girandoci sempre attorno, per far capire l ‘importanza che posso dare, cerco di farmi il più disponibile possibile con chi è dall’alta parte !! …

Vabbé da allora passano diversi mesi ma .. il pensiero è immutato: in ogni momento della mia giornata il mio pensiero va a lei; un giorno, in un messaggio affermo che mi piacerebbe rivedersi ma (arte della donna ?) lei risponde che”.. fra un mese ..”. Da lì, si ravviva la fiammella ed un divertente/giocoso scambio di sms …. Fino ad arrivare al capolinea – quando comincio ad auspicare che forse anche lei ci tiene – : “… mi vedo con un’altra persona  …”. Ed io in meno di un anno che … cado per l’ennesima volta ! Io che mi ero ammalato di quella sua figura, la stilizzavo in ogni mio attimo, lontana eppure …

I tempi cambiano, le generazioni pure … all’alba dei 40 anni non so più, non capisco quali siano le carte che bisogna giocare, e scoprire, per farsi capire, accogliere, fino ad arrivare ad un sentimento vero e profondo .. PROFONDO MA VERO.

Se è vero che ‘ogni esperienza fa storia a sè ..’, cioè non si può scommettere sul suo buon fine, mi chiedo cosa bisogna fare per ‘amicarsi’, farsi capire, comprendere, …, ‘veicolare’, accogliere, amare !!

Penso che questa storia, che sa di schiaffo morale, sia pesante e più di tante altre possa lasciare un segno ! …

Chi insegue i sentimenti veri, quelli per intendersi dei tempi dei nostri genitori, quelli squisiti cioé che si coltivano gelosamente per poi assaporarne i frutti, è destinato  a rimanere un sognatore ??!

Il significato delle Lodi Mattutine

In questi giorni di preparazione alla Pasqua anche nella nostra comunità sono state proposte le Lodi Mattutine. Certo, non è un novita per chi è cristiano e comunque vive in una conunità.
Vi ho partecipato, non è la prima volta che mi unisco a questo momento di raccoglimento comune, un modo forse un pò ‘atipico’ per iniziare la giornata in un mondo così frenetico, piuttosto in disuso, ma un buona abitudine a cui ci si può concedere …

Vivere questo momento di raccoglimento mi ha fatto ripensare a quando anni fa, forse per la prima volta o comunque vivendo un’esperienxa di gruppo, durante un campo estivo in alts montagna con l’oratorio con don Enrico Colombo eravamo soliti iniziare così la giornata, radunandoci sull’ampio terrazzo attiguo alla casa dove eravamo alloggiati.

La Via Crucis a Cuveglio

La settimana santa è vissuta da ogni comunità con le proprie tradizioni, alcune ‘particolari’ come la rappresentazione della Passione di Cristo con tanto di personaggi che con un lavoro magistrale rivivono le ultime ore di Gesù dall’Ultima Cena fino al culmine del Calvario, effettua10277712_451057821694971_5252570352393513619_n 10246257_451057891694964_7654471748831834756_nta anche in alcun paesi a noi relativamente vicini – come ad esempio Cavaria, Cimbro di Vergiate come pure in altre regioni italiane -, o quelle proprie della tradizione: la messa n Coena Domini del Giovedì, la Passione del Venerdì fino al culmine con la Veglia Pasquale.
Stasera nonostante il meteo che non prometteva nulla di buono, le comunità di Cuveglio e Cuvio hanno vissuto la tradizionale processione itinerante della Passione di Cristo, dalla chiesa del primo paese fino a quella di Cuvio attraversando per una parte la sede stradale principale per poi risalire alla chiesa che domina lo scenario sottostante al Campo dei Fiori.
Nonostante il tempo incerto tanta gente si è raccolta per vivere questo importante momento religioso e comunitario. Come avviene da alcuni anni, i responsabili ecclesiali delle due comunità invitano le rispettive associazioni locali ad animare ognuna delle quattordici stazioni che compongono la Via Crucis, così che c’è chi si preoccupa della lettura evangelica, chi della meditazione, chi delle acclamazioni. Interessante e significativo in particolare l’aver adottato le riflessioni di due grandi papi della nostra storia che fra pochissimi giorni saranno proclamati Beati della Chiesa: papa Giovanni XXIII e papa Giovanni Paolo II.
La processione si è cos’ì svolta in modo raccolto e, per quanto possibile, medidativo dai partecipanti: peccato infatti – quest’anno l’ho avvertito in maniera particolare, soprattutto nel primo tratto, l’attraversamento di diverse macchine che impediva di porre attenzione proprio ai momenti di riflessione.
Verrebbe da dire che proprio l’unione del gruppo, il voler essere uniti, intesa come ‘Essere un Corpo Solo’ in questo momento ha tenuto lontano dio Pluvio, nonostante i diversi tentennamenti, dal momento che solo sulle ultime stazioni le gocce d’acqua hanno cercato di farsi insistenti benché la liturgia abbia potuto avere il suo naturale epilogo sul sagrato antistante la chiesa di Cuvio.

.. Io sono ancora qua ! ..

Eccomi qua, nelle stesse condizioni di qualche mese fa quando, vittima ‘senza colpa né macchia’ di una situazione congiunturale del mondo del lavoro che non accenna a passare noostante periodicamente ci vogliano inculcare che “.. il peggio è passato ! ..”. Dopo diverso tempo dall’essere stato lasciato a casa, come tanti altri d’altronde, trovai una occupazione che, seppur temporanea, era un modo di rientrare nel mondo del lavoro ‘dalla porta principale’, a testa alta forse ! ..

Poche settimana fa lo stage, un progetto della Regione, che scade e la comunicazione dell’impossibilità (!!!) di rinnovarmi perlomeno il contratto a termine; motivo: “.. mancano le risorse ! ..”PERFETTO STILE ITALIANO ..” – vado ripetendo io quando mi fermo a parlare con qualcuno.
Un epilogo di questa esperienza che, per quanto temporanea, mi dà ancora un’illusione, un’illusione che già durava da più di tre anni, e che francamente nonostante le mie incertezze mi ha ha lasciato un pò stordito. Ciò significa infatti nuovamente rimanere a casa, veder scorrere lentamente le ore la giornata il tempo, inconsciamente chiudersi … e rimandari magri i propri progetti, le proprie ambizioni di ‘riscatto’.

Dire ‘Sono fortunato ! ..’ sarebbe un azzardo vista la situazione attuale ma in questi giorni il tempo è scorso abbastanza velocemente, o per meglio dire non mi è pesato particolarmente tornare in questo status. Si è affaccitaa una proposta che mi ha fatto riaccarezzare dal vivo la mia passione: il webmasterig, lo sviluppo dei siti. Non che ora abbia per le mani chissà cosa semplicemente mi è stato proposto di sviluppare un sito web da un’associazione del mio paese. Ne è seguito un ‘acre’ e attento lavoro a casa che ha ravvivato in me quella fiammella … di “Mettermi in gioco” .. ma perché non c’è di meglio !! :).

Voglia di provarci, di voler raggiungere un sogno mai sopito, che ancora si ravviva ogni volta che mi ci metto …

Una strada erta, piena di ostacoli, come qualsiasi altra cosa che si vuole perseguire sul serio, una (mia) quasi scelta controcorrente … ma a questo punto una scelta verosimilmente obbligata, per sfuggire da un vortice che risucchia a sè chiunque e che non vuole aver fine, che ci attrae a se ma dal quale occorre (a questo punto, cercare di) tenersi lontano.

La domenica di Brenta

E venne la domenica di Brenta !

Classicissima del Piede d’Oro giunta all 30ima edizione, 9^ tappa stagionale del circuito, presenta un percorso invariato rispetto gli ultimi anni di 7 ,5 km vista l’altimetria che lo caratterizza.
Giunto sul ritrovo di buon’ora e sbrigate le formalità (semplificate ancor di più dall’introduzione del famoso CHIP), già poco dopo le 8.30 sono sul percorso per il riscaldamento. La giornata fortunatamente segue un pò l’andamento degli ultimi giorni: temperatura gradevole, leggerissimo vento ! …
Giornata di assenze ! … assenze di diversi compagni di ventura impegnati altrove: Giuseppe Ramundo, Samuele Pari e diversi del suo gruppo, Giovanni Belotti, … Nonostante la sovrapposizione di diverse gare (trial a Vizzola Ticino, 10km Fidal a Sesto Calende, ..) noto tutto sommato una discreta partecipazione di podisti e amatori che facilmente riempiono la piazzetta antitante la chiesa di S. Quirico da cui avviene la partenza. Fra gli altri, ritrovo Simone Prina, Enea Zampini, Alessandro Caruso, il vicino di casa Alessandro Giancane e Michele Immobile con il qual effettuo un ulteriore giretto … nel frattempo, incrocio anche i fratelli Matteo e Francesco Gamberoni da Cuveglio”, e poi molti altri che non esito a salutare.
La partenza come detto spostata indietro di una ventina di metri alla piazzuola: si fa subito sul serio, con uno strappo di 5-600 in salita che conduce poi a una lunga discesa di 1 km circa verso il ridente paese della Valcuvia, quindi si svolta a sinistrs per iniziare il tratto boschivo, anch’esso caratterizzato da continui saliscendi e cambi di ritmo.
Ennesimo largo sentiero mediante cui si arriva sulla provinciale sulla quale si effettua un breve tratto (200 metri) prima di riprendere in direzione dei boschi limitrofi, per poi tornare su asfalto e lambire il comun di Cittiglio. Ecco ora che arriva un altro tratto impegnativo su asfalto di due tornanti in leggera ma impegnativa salita i quali portano ad attraversare un cratteristico caseggiato che immette su un un ebnnesimo tratto boschivo che conduce i concorrenti ai piedi della chicca di giornata: vale a dire lo strappetto di risalita alla chiesa di S. Quirico, 200 metri sufficienti per vedere in processione i santi di giornata.
La mia partenza è un pò da incubo poiché, nonostante abbia già percorso poco prima due volte la parte iniziale, allo sparo mi sento wusi bloccato, le gambe “imballate”. Allo scollinamento sin da subito avverto che le cose non cambieranno di molto (non riuscendo a spingere neanche qua !! ..); decido allora di trattenere il passo per la seconda parte e ancor di più per quella conclusiva, come ho poi modo di discorrere con Ruggiero Armida. Giunto sugli ulimi chilometri, è la predetta parte di risalita in territorio di Cittiglio che .. non mi va giù, costringendomi diverse volte a rifiatsre. Poco prima, eccomi ripreso anche da Pierluigi Aletti compago di corse ! ..
La gara odierna è senz’altro una delle più belle del’intero circuito del Piede d’Oro, opinione condivisa a sentire; benché sia più corta della media, è decisamente allenante per chi ‘vuole fare un pò di ritmo’ !Come dissi un anno fa, personalmente lsa gara di Brenta è iun pò una cartina tornasole nel senso che, a prescindere, con il suo sopraggiungere (non so per quali influssi !) raggiungo l’apice stagionalr delle mie prestazioni, mitigandole poi …

 

Ora, riposo per le festività pasquali (beh se ne approfitterà per qualche sgambatina comunque !). Fra due settimane, per gli appassinsti del PdO l’appuntamento è a Cuasso al Piano, io non so !
Colgo l’occasione per augurare a tutti coloro che mi leggeranno di trascorrere una serena e felice Pasqua ! 🙂

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