.. Candeline …

(lunedì 28 agosto)

“Un” evento … sta per accadere ! …. Archiviata la pausa estiva, si profila un autunno denso di scadenze (leggi “ricorrenze“) per il sottoscritto ! No, non parlo di fisco traa …

Ricorrenze che potrebbero apparire banali per i più ma significative per me, a testimoniare la mia perseveranza e costanza in ciò in cui credo e mi piace fare ….

Dapprima, l’importante traguardo delle 100 donazioni Avis che, tra qualche rinuncia agli appuntamenti prefissati e una interruzione “non programmata”, arriva un pò lungo rispetto alla “tabella di marcia”, essendomi iscritto alla sezione Avis locale (Medio Verbano) alla fine del 1998 (prima donazione a dicembre) seguendo le orme di mio padre già donatore Avis. Un modo per .. donarsi agli altri. Traguardo raggiungibile dopo svariati anni (.. 25 !!), visto che si può donare ogni tre mesi ! “Mettiti in gioco, dona il sangue” – recita lo spot che campeggia sulla homepage del sito dell’Avis Nazionale.

Poi, altre minori ma che per me assumono una certa rilevanza: una mia passione (la pallavolo) e poi il mio blog personale.

A parte l’aver costituito con altri amici una società di pallavolo locale (ma che si è anche tolta diverse soddisfazioni in questi anni, a cominciare da una famiglia che via via è cresciuta tanto da allargare il suo bacino ai paesi limitrofi), la pallavolo mi ha dato tanto in questi anni. Anzitutto, un modo per continuare a stare in contatto con i ragazzi, un’attività coinvolgente da fare con piacere, … E anche un ruolo responsoriale dentro e fuori la società (oltre ad essere dirigente, “ex” accompagnatore, segretario e arbitro di società, sono anche arbitro ufficiale PGS). Il prossimo autunno festeggerò … le nozze di cristallo come arbitro ufficiale, avendo iniziato a vestire la divisa del Comitato di Varese nel gennaio del 2009. Amante delle statistiche, scrupolosamente (ma non penso di essere poi il solo) prendo nota di ogni gara diretta: “carta canta !!#“:

nei prossimi mesi festeggerò il traguardo delle 500 gare ufficiali (ci tengo a dare una sottolineatura a certe mete raggiunte !). Un piccolo traguardo, quasi un “nonnulla”, ma per me per il mio passato rappresenta una grossa inaspettata soddisfazione ! … Sarà sì una delle tante gare di “un campionato”, con un’accezione un pò diversa però; mi resta da “giocare” dove mi ritroverò per la ricorrenza ! Via allora con il prossimo obiettivo da tagliare (!!) …

Nato quasi per gioco nel 2012 per testare quanto appreso all’indomani dei corsi seguiti, il mio blog prossimamente arriverà a contare 1000 articoli pubblicati (devo ammettere che non tutti sono scritti di mio pugno: ogni tanto mi piace riportare qualche “contributo” – nudo e crudo -) !! Se posso parlare di “piano editoriale”, il blog in questione ha subito alcune correzioni al timone (contenuti) nel corso degli anni: se all’inizio doveva essere un pò la rampa di lancio per una possibile attività professionale, con contenuti improntati sul web e dintorni, ora è uno spazio più generico che, pur raccogliendo sempre articoli di quel taglio, vede anche mie riflessioni, poesie (talento scoperto con la scrittura creativa 1 2), resoconti sulle partite di pallavolo che dirigo.

E questa è un’altra soddisfazione perché scrivere – anche se è su web -, non parlo tanto di saper scrivere, vuol dire dedicarci ritagliare un pò di tempo al proprio quotidiano – già … saturo -, alla stesura ma anche rilettura di quanto “buttato giù” !

E sono 400 presenze … "upon" la rete

“Capita” di avere piccole soddisfazioni ! … piccole, quasi banali verrebbe da dire, ma che in determinati contesti, per determinate persone assumono significato, rilevanza, vuoi perché risultato di impegno personale e ancor prima voglia di mettersi in gioco.

Si aggiunga poi quando un traguardo del genere, una propria ambizione magari, non te lo saresti mai immaginato – nel tuo “itere” – o per meglio dire per il calarsi in determinati contesti sociali non ci avresti mai scommesso, a suggellare una sorta di rivincita con te stesso! …. In piccolo sì, sempre in piccolo !

E’ per ciò che non mi vergogno di dare rilevanza a questo mio “piccolo traguardo”, anzi !; piccolo ma carico di significato per me, Andrea Bassetto.

E sono 400 “gettoni” di presenza come arbitro ufficiale delle Polisportive Giovanili Salesiane – Comitato di Varese -, 400 volte che salgo in questa veste su quello che vado legittimamente chiamando “cadreghìn”, ‘il seggiolone’. Amante delle statistiche, con la partita odierna (21 dicembre 2019) inanello la 400ima presenza come arbitro ufficiale sul teraflex.

Un’avventura cominciata più di dieci anni fa, maturata a seguito della costituzione della società di pallavolo giovanile nostrana ASD PGS Blu Volley del 2005, di cui sono anche uno dei fondatori.

Il voler ricoprire – ancora ricordo – una funzione di rilievo nell’ambito in cui mi sono felicemente ritrovato – non bastasse quanto già svolgevo in società – mi ha spinto di lì a poco (autunno del 2008) ad iscrivermi al corso arbitri del comitato provinciale PGS e nel giro di pochi mesi, nel gennaio successivo, eccomi “pronto” per scendere in campo e salire su quel trespolo, moderatamente in quanto per le prime gare è previsto il tutoraggio (grazie Stefano Macalli !). E quel pronto tra virgolette non è messo lì a caso ma è indicativo: indicativo di un percorso innegabile che – magari non ce ne si accorge – chiunque ‘formato’ deve attraversare per dire a tutti gli effetti, ma soprattutto a sé stesso: sono pronto !

‘Nessuno nasce imparato !’ – si dice da qualche parte. E questo motto fa un po’ parte dell’ABCDario dell’arbitro, di un buon arbitro, di pallavolo in questo caso: per quanto si faccia ben volentieri agli inizi, come per tutte le cose l’esperienza te la fai sul campo, le situazioni di gioco le impari là.

Ma attenzione: non basta la buona volontà per intraprendere questo cammino di maturità: per questo ci si richiama anzitutto al nostro ruolo di “educatori”, come voleva Don Bosco dai suoi fanciulli ed educatori. Noi siamo allora chiamati ad educare per definizione. E qui sta il ‘bello’ di questa scelta: accompagnare come lui voleva i giovani nella propria crescita umana ed educativa attraverso lo sport.

.. Un mondo che permette di stringere nuove amicizie e ‘aprirsi a nuovi orizzonti’, ma ancor di più – e più fortemente (per chi li ha a cuore) – di mantenere e coltivare un rapporto con i giovani. Una “seconda pelle” che chi vive questi valori indossa con serietà e responsabilità ma senz’altro con condivisione !

Un ruolo che certo non sempre è .. facile da gestire, in particolare mano a mano che si avanza di categoria; ma sta proprio qui, in queste circostanze, l’abilità dell’arbitro la quale discende dalla maturità raggiunta.

Egli può dirsi soddisfatto e gratificato della direzione di gara se arrivato il fischio finale scende dal seggiolone e vede allenatori e dirigenti non ricorrere a puntualizzazioni sulla gara … finisce là !! E qui la soddisfazione per il lavoro svolto è “massima” ! .. Anche se non sempre si è condivisi nelle scelte fatte. Personalmente, il “post” è talvolta “latente” per il sottoscritto: non dico “empatia”, ma avviene naturale che si vada a ripensare a situazioni di gioco appena trascorse, cercare di capire …

Facendo tesoro delle nozioni apprese poi ognuno “è mandato” in questa esperienza che è la pallavolo dei giovani. E quello che più mi piace e francamente sposo ogni volta che salgo su quel “cadreghìn” è l’essere, oltre che ‘direttore di gara’, anche “educatore” e ancor più “buon padre di famiglia” nella direzione delle squadre (e qui sogghigno un po’ – permettetemelo -, conoscendomi): il saper atteggiarsi cioè nella figura con “buonsenso” e “determinazione” all’occorrenza. Certo perché essere arbitro non è ‘solo’ applicare alla lettera le RdG, la nostra ‘Bibbia’, ma talora adattarle opportunamente ai contesti di gioco.

Grazie allora al nostro primo direttore tecnico Paolo Di Vincenzo, a Cristina Bollini (‘non fischiare quello che vedi solo tu e Gesù‘) e ad Angelo Cannata che in primis si sono occupati e si occupano della nostra formazione, agli altri colleghi già “veterani” e non da ultimo ai tanti colleghi-amici con cui si calcano periodicamente i campi della pallavolo, dai quali anche si possono cogliere preziosi suggerimenti e ‘dritte’; a Massimo Zibetti e tutti gli altri presidenti che si sono succeduti in questa decade per averci sostenuto, alla simpatica suor Cinzia e alle sue collaboratrici che ci accolgono per le nostre riunioni.

E ora, via eccomi ad un traguardo di cui posso andar orgoglioso, per costanza e continuità, a testimoniare una passione innata.

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