La SEO, questa sconosciuta (!!)

(martedì 31 ottobre)

 

 

E’ dalla primavera scorsa che, bersagliati continuamente e immancabilmente da advertising e pubblicità varia su Faccialibro alias Facebook, mi sono imbattuto in un “coso” multicolore, una sigla accattivante alla fin fine, che da subito ha calamitato la mia attenzione, inconsapevole di ciò che sarebbe nato di lì a poco: “La SEO“: ecco da lì mi si è aperto un mondo, sarà stato forse per la curiosità nascosta nell’autoritario acronimo !
Fui così attratto da paroloni come keywords, SERP, Ranking Page, Seo On-Page, Long tail, Landing Page, copywriting, “Panda”, “Penguin”, …., intenti di ricerca, web writing, ….

Fatto sta che da allora, ho iniziato a volerne sapere di più su questa nicchia del Web, quindi alla ricerca di siti e fonti che trattassero più specificamente dell’argomento, fugandone le metodologie e le tecniche d’approccio.
Le mie ricerche sono approdate subito a un piccolo “tesoretto”: articoli sparsi che trattavano ‘La SEO …‘, ‘La SEO è morta ?’, “Seo On-Page e Seo Off-Page”, “Comunicare sul Web”, “Un approfondimento sulla ‘Long Tail'”…

Come un infante, che nella su ingenuità viene attirato da qualsiasi cosa gli venga messa sottomano, fui “catalizzato” da questo “scatolone”, questo parolone dietro cui si cela un mondo immenso a livello contenutistico e operativo ! ….

Così come spiattellata, dolce per il suo valore quasi altisonante, la parola “SEO” (Search Engineering Optimization) cela un mondo di problematiche … leggendo, infatti, ‘non tutti coloro che fanno SEO sanno fare SEO’ (cit. Flavio Mattanzi, Jacopo Matteuzzi).

Altro problema che si nasconde dietro (ed altrettanto maniacale!) – esperienze perlopiù vissute da chi la vive sul campo – è come riuscire ad attaccare la SEO, o analogamente come la SEO può attaccare: mi spiego, alla SEO sono correlate/emergono – a mia opinione – due problematiche: una vicino l’altra lontano. “Vicino” perché occorre capire in che ambito essa può essere applicata (leggi se e come ne valga la pena) per ottenere dei risultati attendibili, dove può “trovare presa” e con che modalità; a proposito occorre distinguere fra Local SEO e SEO “generica”: dall’una o dall’altra prescindono gli strumenti utilizzati. “Lontano” nel senso che per definizione la SEO è una scienza “astratta”: bene l’applicazione e l’ottimizzazione degli strumenti utilizzati, mestiere che verosimilmente va imparato sul campo, ma gli effetti che ne possono derivare sono valutabili nel medio-lungo periodo, ponendo un’anelito di “nebulosa” sulla sua EFFICACIA ! Ne consegue l’impegno di risorse economiche da parte dell’investitore cliente e di risorse intellettuali (strano ma vero!) da parte di “chi si mette in gioco”..
Concluso un potenziale iter di formazione occorrerebbe dare un senso pratico a quanto appreso: c’è il mito della libera professione, tanto “scevra” quanto strada difficile da intraprendere ai giorni nostri; il più facile bacino che troviamo è quello delle agenzie web al cui interno è insensato non prevedere questa argomentazione ma a mio parere pare talvolta un mondo ovattato, a prescindere poi dal rapporto che si potrebbe instaurare (e sviluppare), dove riuscire a muovere i propri passi ad entrare è “cosa astrusa” quasi; ci sono poi le collaborazioni dietro cui si celano altri “sì, ma, forse …”: serietà e continuità del rapporto, credibilità nello stesso, …

Chiusa una porta dunque si apre “una giungla” – mi vien da pensare -, tra le diverse problematiche che il SEO (oramai unito alla SEO !) trova sulla sua strada.

Domenica … speciale

(domenica 29 ottobre)

Proseguono gli impegni del fine settimana con due designazioni odierne: stamane si va a Casciago per dirigere la locale under16 contro le coetanee di Gazzada. Oggi è giornata “test u16” con due designazioni nella categoria.

Sulla carta , così pensando frugando nel cassetto dei ricordi partendo da casa, una gara alquanto “decisa”; ma quel che si vede poi sul campo in particolare nella metacampo avversaria mi fa ricredere: trovo Orasport è un sestetto rigenerato ricordandomi della loro gara di qualche settimana fa. Sopratttutto il primo set le giocatrici di Gazzada sciorinano un bel gioco, anche aggressivo a tutto campo  non lesinando sui palloni alti e appena possibile su attacchi convincenti. Senonché, pur faticando fino all’ultimo, è Luvinate ad imporsi.
Di nuovo, bel gioco offerto fa ambo le squadre che giocano parecchio sulle palle alte, talvolta con giocate sottorete .. praticamente al limite !
Il primo infatti è il parziale più lungo anche a referto (26′) con Gazzada che riesce comunque a mettere in difficoltà; finisce 25-19.
Il secondo vede ambedue le squadre procedere a braccetto fino al giro di boa (8-9 nel secondo, e poi allungare le locali 15-917-11).
Si denotano diversi punti a segno su “palle morte” che colgono di sorpresa chi è in ricezione,.
Il terzo infine dopo un primo tentennamento delle locali, vede Luvinate prendere decisamente il largo 7-1); senza fare i conti però con la determinazione e coesione ritrovate del sestetto di Orasport che pur faticando (18.-10) lotta strenuamente per il tentativo di rientrare (25-17).

Anche qui, non posso fare a meno di complimentarmi con il dirigente della squadra di Gazzada per il vistoso miglioramento delle sue ragazze.

 

Nella fascia preserale ennesimo test under 16 al Centro Giovanile San Carlo tra la compagini di San Carlo e OSGB Induno Olona. Incontro questo quasi storico, tra due formazioni che”imperversano” nel panorama della pallavolo giovanile provinciale … un quasi derby … “derby storico2 direi !
E in effetti ambedue le squadre hanno lasciato la loro nomea nei tornei precedenti, lecito dunque attendersi una sfida ad alti livelli.
E in effetti, quella che segue è un partita molto avvincente e combattuta sino all’ultimo pallone, che forse non ha premiato “chi più ci ha messo” bensì la sagacia di chi voleva crederci !
Si parte con un buon gap per i locali (3-0) ma OSGB non abbassa di certo la testa 83-5): e si procede così con le due squadre a braccetto (4-12) sino alle ultime palle giocate quando i locali capitalizzano su di una proficua sostituzione (25-29).Il secondo vede gli ospiti soffrire un pò in partenza ma po riuscire a recuperare (9-11), trovando poi un buon break (+6; 10-17), mentre la squadra di casa colleziona errori su errori in particolare al servizio. Il divario rimane pressocché immutato (15-22) e a concludere 16-25.
Il rientro in campo vede San Crlo rientrare in auge (5-0) anche se Induno è capace con una buona reazione collettiva a tuttocampo delle giocatrici di OSGB (5-7). Segue per l’ennesima volta un testa-a-testa fra le due compagini fino quando per la squadra di casa va in battuta la giovanissima D’Elia (classe 2004) da cui parte la rimonta di casa . OSGB a questo punto rimane vittima degli stessi puerili errori commessi da San Carlo nella frazione precedente e così non riesce più a rientrare nonostante le speranze cadano solo sull’ultimo pallone giocato (25-22).
La squadra di Gaggini sente la vittoria vicina ma nulla è dato per scontato: OSGB rimane sempre aggrappata e sono forse due “ambigui”errori degli ospiti a favorire l’avanzata decisva di San Caro (25.2).

IKOMplimenti ASSO !

(sabato 28 ottobre)

Nel prosieguo del weekend pallavolistico oggi “ritorno al centro giovanile San Carlo, “prima casa d’adozione”,  dove sono di scena le due compagini di San Carlo e Asso Solbiate formato under 14. Ritrovo così diversi orchestrali alleducatori dell’orbita varesina di casa : i primi che ritrovo sono Paolo Masala, il “signor MO”, senza dimenticare pure oggi i colleghi di Solbiate Arno (e subito il pensiero va a grande amico Pol).
Una gara da un un certo punto di vista “atipica”: le due squadre infatti non si sono mai incontrate a livello di gironi nel recente passato: di certo è che però ambedue sono capaci di un buon gioco …. Io stesso approccio a questa sfida con qualche “aspettativa” ed ansia, perché pur sempre di un “famigerato” test si tratta !….
Ebbene i fatti (mi) daranno ragione.

Se i primi due set hanno visto le squadre procedere a braccetto con le sorti che si sono decise solo sugli ultimi turni di battuta a vantaggio di Asso, con il terzo la squadra di casa pare rigenerata benché si assiste a un pò ad una fotocopia dei precedenti fino al giro di boa; poi San Carlo, complice un buon turno di battuta e un trend in crescendo del sestetto in campo e ad un progressivo affievolimento di Asso, realizza un importante break (+6, 21-15) per il finale 25-20.
Nonostante la giovane età entrambe le squadre giocano molto sulle palle alte (!! eccezzziunalee !!), sperando di cogliere di sorpresa le avversarie (effetto che riesce solo per allentamento della tenuta sulla distanza).
Col quarto set emergono vistosamente i limiti “resistivi” di ambo le squadre, a fronte delle energie spese sinora: infatti si contano diversi servizi a rete da ambo le parti e solo nel finale le locali allungano quasi timidamente (16-11, 19-13, 20-14).
Con qualcuno che già lanciava parole profetiche (‘.. Non voglio arrivare al tie-break !! …), ecco si arriva al tie-break (appunto!) che vede una volta in più le due compagini scendere in campo con una giusta carica di determinazione e .. carica di adrenalina per affondare il colpo finale ! Per l’ennesima volta si assiste ad un testa-a testa per tutta la frazione di gioco appannaggio di San Carlo (8-7), poi con un’ottima prova corale Asso in una sola rotazione affossa le speranze della squadra di casa: 15-9 !!

Da arbitro anche qua non posso lesinarmi dal complimentarmi con ambedue le squadre e per la bella partita disputata !

Via a un weekend-tour de force dal cadrèghin

(venerdì 27 ottobre)

Stasera eccomi a Casciago per dirigere le compagini di under 18 di CSI Luvinate contro Bizzozero. Sfida che, non fosse perché posta ad inizio del campionato, nasconderebbe un sapore amarognolo, dolceamaro, da “dentroofuori”.
In effetti, le due squadre scendono in campo con un’adeguata dose di determinazione e voglia di far bene (dalla loro quanto visto già in fase di riscaldamento) che ci può aspettare da una gara di under18.
Ne segue una partita da alti livelli quasi, sia per la qualità di gioco che per l’impegno di ambedue ed è proprio ciò la “chiave di volta/di lettura della gara: senza nulla togliere a chi è uscito perdente.

Gioco pressocché corretto, con pochi interventi da sanzionare, a testimonianza della determinazione e caratura espressa dalle due squadre.
Le ospiti partono subito spingendo sull’accelleratore, benché le ragazze di casa rimangano “in scia” (9-10 al termine della prima rotazione), e solo successivamente Bizzozero riesce a scavare dei break significativi (10-15, 13-20).; parziale forse scontato, ma inseguitrici che non vogliono affatto mollare, lasciando allontanare le ospiti solo sugli ultimi palloni giocati (finale 18-25).
Maggiormente votato alle ambizioni di Bizzozero il successivo dove prende subito il largo (1-5, 5-17) si arriva a un break da cassaforte: più 10. Il sestetto locale nonostante l’impegno a tuttocampo lentamente paiono spegnersi (13-25).
Il terzo parziale vede le locali letteralmente cambiate, rigenerate, quasi a dar prova di “aver trovato il registro giusto”: da un 3-0, complice un buon turno in battuta, si arriva sull’8-1 e 9-4. Ora a soccombere è la squadra ospite benché lo spessore del gioco non accenni a diminuire (finale 25-15).
Con il quarto set Bizzozero ritorna in auge capitalizzando buoni break già dai primi palloni giocati: 0-2, 1-5, 7-15, annientando così facendo le resistenze e velleità della squadra di casa (15-25).

L'UTMB, praticamente un "Tor"

(sabato 21 ottobre)

L’Evento:

Una gara mitica, un’esperienza unica

Dal 28 agosto al 3 settembre 2017
Vivi un’avventura straordinaria nel cuore del massiccio del monte bianco

L’UTMB® è l’evento trail di tutti i superlativi! Un appuntamento da non mancare per i trailers di tutto il mondo. Ogni anno, l’élite mondiale del trail e circa 8 000 corridori appassionati si incontrano a Chamonix per partecipare ad una delle 5 gare dell’evento.

Correre intorno al Monte Bianco significa vivere un’avventura interiore, un’esperienza unica durante la quale ogni partecipante respinge i propri limiti fisici e mentali per arrivare fino al traguardo. Questo periplo straordinario nel cuore del massiccio permette ai trailers di attraversare valli e passi con panorami alpini mozzafiato, unici al mondo.

Partecipando o assistendo all’UTMB® vivi al ritmo del trail in un ambiente di festa in ogni paesino attraversato dalle gare. 2 000 volontari provenienti da 15 paesi e 19 comuni francesi, italiani e svizzeri del Pays du Mont-Blanc contribuiscono al successo dell’evento, supportando i corridori dell’UTMB®. 16 000 supporters vengono ad incoraggiare i loro cari e più di 50 000 spettatori visitano il Salone e partecipano alle varie animazioni in tutti i paesini del Pays du Mont-Blanc.

UTMB 2017 in cifre

C’erano proprio tutti! Kilian Jornet, Ludovic Pommeret, Jim Walmsley, Ruy Ueda, François d’Haene, Zach Miller, Nuria Picas, Emelie Forsberg, Caroline Chaverot, Mimmi Kokta, Andrea Huser, Magdalena Boulet … I migliori trailers del mondo si sono dati appuntamento dal 28 agosto al 3 settembre per una lotta senza fine nell’evento più seguito della disciplina.

Durante una settimana, l’UTMB® ha vissuto il clima di tutte le stagioni. Infatti, le condizioni climatiche variabili e a volte difficili hanno costretto i concorrenti ad usare la loro capacità di adattamento, giustificando appieno i punti di qualificazione e l’equipaggiamento obbligatorio richiesto. D’altra parte, l’Organizzazione, grazie all’utilizzo di tutti i mezzi umani e tecnici a sua disposizione ha potuto garantire sia il rispetto dei percorsi di gara prestabiliti sia la sicurezza dei partecipanti.

Il superamento dei passaggi in quota, in particolare il Grand Col Ferret, per l’UTMB®, nella giornata di sabato, è stato un momento memorabile tanto per i concorrenti quanto per l’Organizzazione. Tra le misure prese è stato aumentato il numero di soccorritori e del personale di controllo al fine di evitare, in alcuni tratti del percorso ritenuti a rischio, che i corridori si fermassero in punti, dove neve, vento e freddo avrebbero potuto causare gravi disagi. La partenza da Arnouvaz verso il Grand col Ferret è stata concessa solo ai corridori equipaggiati con giacche e pantaloni impermeabili, guanti e cappello. Il compito non è stato sempre facile né per i volontari né per i corridori benché fosse assolutamente indispensabile per la loro sicurezza. Le condizioni meteo variabili e dunque difficili sono state per tutti uno dei leitmotiv di questo UTMB®, una vera epopea!

Migliaia di corridori si sono radunati intorno al Monte Bianco per realizzare un sogno, concretizzare qualcosa di importante per ognuno di loro, impazienti di vivere la loro avventura, il loro UTMB®. Sul traguardo, i loro visi parlavano da sé facendo trasparire tanto la sofferenza quanto la gioia. L’UTMB è molto più di una gara, fa vivere, vibrare, conoscere sé stessi oltre i propri limiti. Grazie a voi, la storia dell’UTMB® continua, sempre più incredibile, intensa e toccante, ed è con piacere che vi aspettiamo per una nuova edizione del summit mondiale del trail.

Il successo del 2017, lo dobbiamo anche ai nostri partners che ci supportano tutto l’anno affinché questa grande festa del trail e della montagna sia sempre più bella. Ed infine che dire dell’entusiasmo degli spettatori che, accompagnando e applaudendo i concorrenti, dal primo all’ultimo, hanno reso l’atmosfera calda e emozionante nonostante le condizioni meteo capricciose. Infine, voi lo sapete, noi festeggiamo senza distinzione di rango o di classifica, ciascun partecipante che si lancia in questa avventura. Ragione per cui, auguriamo a tutti coloro che non hanno portato a buon fine la loro avventura, un prossimo UTMB® pieno di soddisfazioni.

 

Riepilogo gare

 

UTMB®:

Su un percorso di 167 km, il viticoltore François d’Haene sale sul primo gradino del podio dopo una gara super rapida (19:01:00), durante la quale si è fermato solo 13’50”! Al secondo posto, il super Kilian Jornet e al terzo posto l’americano Tim Tollefson, fortissimo sull’ultima parte della gara. Per le donne, l’atleta catalana Núria Picas sale sul gradino più alto del podio benché il suo sogno abbia rischiato di svanire a qualche chilometro dall’arrivo. Segue a soli tre minuti Andrea Huser.

Ha terminato la gara il 67 % dei partecipanti, contro il 57% dell’edizione 2016.

Per gli uomini vince François D’HAENE in 19:01:54 e per le donne Núria PICAS in 25:46:43.

Podio femminile: Núria PICAS – Andrea HUSER – Christelle BARD

Podio maschile: François D’HAENE – Kilian JORNET BURGADA – Tim TOLLEFSON

 

CCC®:

Gli Stati Uniti si sono piazzati al primo e secondo posto della CCC®. Hayden Hawks, 27 anni, originario dell’Utah, ha fatto esplodere il cronometro, correndo in solitaria per la sua prima gara in Francia. Anche Clare Gallagher ha un bell’avvenire sull’ultra. A soli 24 anni si è aggiudicata la prova femminile in una delle sue prime gare fuori dal territorio americano e una delle sue prime esperienze in una gara dell’Ultra-Trail World Tour.

Ha terminato la gara l’81 % dei partecipanti, contro il 65% dell’edizione 2016.

Per gli uomini vince Hayden Hawks in 10:24:30 e per le donne Clare GALLAGHER in 12:13:57.

Podio femminile: Clare GALLAGHER – Maite MAIORA ELIZONDO – Laia CANES

Podio maschile : Hayden HAWKS – Marcin ŚWIERC – Ludovic POMMERET

 

TDS®:

Solo la maggior parte dei concorrenti della TDS® ha potuto beneficiare di un meteo clemente con una temperatura estiva e un sole splendente. Splendente come i sorrisi di Michel Lanne e Mimmi Kotka quando hanno tagliato il traguardo, un anno dopo il loro successo alla CCC®. Prossima tappa l’UTMB® per il corridore dei Pirenei e l’atleta svedese?

Il 69 % dei partecipanti ha terminato la gara, contro il 59% nel 2016.

Michel LANNE s’impone in 14:33:09 e Mimmi KOTKA in 15:47:07.

Podio femminile: Mimmi KOTKA – Maud GOBERT – Ildiko WERMESCHER

Podio maschile: Michel LANNE – Antoine GUILLON a pari merito con Sylvain CAMUS – Ion AZPIROZ AZPIROZ

 

OCC:

La gara che mette la Svizzera in primo piano e che permette a 1200 concorrenti di partecipare al summit mondiale del trail. Quest’anno, lo svizzero Marc Lauenstein e la sorprendente spagnola Oli Gordon Rodriguez si impongono sui 56 km e 3 500 m D+ dell’OCC, sul percorso tra Orsières (CH) e Chamonix. Nonostante la pioggia, il pubblico ha loro riservato un’accoglienza trionfale.

Il 94 % dei partecipanti ha finito la gara, contro l’88% nel 2016.

Marc LAUENSTEIN s’impone in 05:19:34 e Eli GORDON RODRIGUEZ in 06:12:16.

Podio femminile: Eli GORDON RODRIGUEZ – Emelie FORSBERG – Amandine FERRATO

Podio maschile: Marc LAUENSTEIN – Thibaut BARONIAN – Ivan CAMPS

 

PTL®:

La PTL® è un percorso di 290 km e 26 300 m D+ nel cuore del massiccio del Monte Bianco, da realizzare in squadra, in 151:30:00 massimo, in autonomia completa. Quest’anno, 118 squadre composte da 2 o 3 corridori (di cui 38 donne), provenienti da 34 nazioni, hanno lottato per vincere la sfida. La PTL® si svolge su un percorso inedito con un giro del Monte Bianco più largo su sentieri sconosciuti, tecnici e selvaggi. Questa avventura, che non è una competizione poiché non ha una classifica, esplora le frontiere del trail. Quest’anno, il 53% ha finito, contro il 45% del 2016

 

YCC:

La nuova generazione di trailers ha potuto usufruire delle attrezzature e dell’ambientazione dell’UTMBⓇ, per la partenza del Prologue sulla Place du Triangle de l’Amitié a Chamonix. Gli animatori si sono alternati al microfono facendo venire i brividi a concorrenti e spettatori venuti a incoraggiare le imprese dei futuri campioni della disciplina.

Il 100% dei partecipanti ha finito.

Davide MAGNINI s’impone in 01:32:02 e Leire FERNANDEZ-ABETE in 02:07:20.

Podio maschile: Davide MAGNINI – Mathieu JACQUET – Alexandre FINE

Podio femminile: Leire FERNANDEZ-ABETE – Nolwenn BURCKLÉ – Laury ELOY.

 

Mini-UTMB®:

La festa dei bambini e delle famiglie.
Questo appuntamento, ormai inevitabile, della settimana UTMB®, riscuote sempre un grande successo per le famiglie venute dai comuni del Pays du Mont-Blanc per partecipare ai Mini-UTMB®. Numerosi atleti élite erano presenti per incoraggiare gli oltre 1000 bambini iscritti. Quest’anno, i 4 comuni di Chamonix, Courmayeur, Trient e Champex erano gli organizzatori di questo evento

 

Edizione 2018

L’edizione 2018 si svolgerà dal 27 agosto al 2 settembre. Per le modalità di partecipazione clicca qui. Le pre iscrizioni decorrono dal 14 dicembre 2017 al 3 gennaio 2018 sul nostro sito Internet.

 

Pettorali solidali 2018

Per l’edizione 2018, ci saranno due periodi d’iscrizione per i pettorali solidali: il primo dall’8 novembre 2017 al 1° dicembre 2017 e il secondo dopo i risultati del sorteggio (gennaio 2018). L’ammontare della donazione all’associazione scelta è di €2000, ma il versamento sarà differente a seconda del periodo d’iscrizione scelto. Il primo periodo implica una donazione diretta di €2000 all’associazione scelta e garantisce un pettorale per una delle gare da voi scelta a condizione di avere i punti di qualificazione necessari. Per il secondo periodo, potrete prenotare un pettorale inviando una prima donazione di €500, seguita dal versamento dei €1500 restanti. In ogni caso, la sottoscrizione di un pettorale solidale necessita una relazione diretta con l’associazione scelta. Altra novità del 2018: possibilità di scaricare dallo spazio corridore un formulario di sottoscrizione

(tratto da www.utmbmontblanc.com e www.podisti.net, Comitato Organizzatore 20 ottobre 2017)

Mezze e maratone Fidal: selezione seria o caos?

(sabato 21 ottobre)

Quante gare Fidal sopravviveranno nel 2018 e negli anni a venire? Quante gare decideranno di andarsene per l’impossibilità di trovare una data possibile?

Mettetevi comodi e abbiate pazienza, sarò un po’ lungo, ma qui c’è veramente da capire. O almeno provarci.

 

Come è ormai noto, dall’1 gennaio 2018 entreranno in vigore le nuove normative intese a regolamentare il calendario delle manifestazioni, normative che in realtà, come vedremo, assomigliano di più a suggerimenti e indicazioni di massima, piuttosto che regole da seguire. Da qui il dubbio che si generi selezione…oppure caos.

Il principio è condivisibile: il calendario esplode di eventi, spesso a bassa partecipazione e talvolta di qualità discutibile. A fronte di un sostanziale incremento di gare sui 21,097 e 42,195 chilometri il numero dei tesserati non è stato proporzionale; insomma, i podisti si dividono, tra le varie gare, questa una delle ragioni del calo di partecipazione, anche se di certo non l’unica.

Però, andando nell’applicazione pratica, cominciamo a perderci. I criteri da osservare mettono sullo stesso piano mezze e maratone: ma come si fa a mettere sullo stesso piano mezze e maratone? Sono due distanze completamente diverse, sotto tutti i punti di vista, allenamenti, preparazione, impegno fisico……

 

In conseguenza della normativa non possono quindi avvenire in pari data secondo determinate regole (suggerimenti?).

Criteri inserimento in calendario nazionale di maratone e mezze maratone, in base ai livelli attribuiti (gold-silver-bronze):

Gold Gold, Non nella stessa data; Gold Silver, Non nella stessa data; Gold Bronze, Distanza minima di 300km; Silver Gold, Non nella stessa data; Silver Silver, Distanza minima di 500km;  Silver Bronze, Distanza minima di 300km; Bronze Gold, Distanza minima di 300km; Bronze Silver, Distanza minima di 300km; Bronze Bronze, Nessun vincolo

 

Tutto chiaro? Si… forse, perché poi si dice:

Nel caso in cui 2 manifestazioni facciano richiesta in date coincidenti, la FIDAL non autorizzerà la concomitanza, ma qualora ci fosse un accordo tra gli Organizzatori verrà permesso lo svolgimento della manifestazione nello stesso giorno.

Insomma, noi ti diciamo come si deve/dovrebbe fare ma poi fate come volete. E qui si è scatenata la caccia alla richiesta di autorizzazione, al tentativo di trovare un accordo, nella speranza di trovare detentori di silver e gold disponibili. Magari in cambio di qualche favore sotto varie forme.

 

Questo il testo completo, art. 27 e 29

http://www.fidal.it/upload/files/Organizzazione/2018/Norme_Organizzazione_Manifestazioni_2018.pdf

 

improvvisamente parecchie gare, magari anche storiche, si sono trovate in concorrenza con gare che, sperabilmente aventi tutti i titoli per definirsi gold e silver, diventano “proprietarie” di una data, quindi non possono avere concorrenti. Mi soffermo in particolare sulle distanze indicate, minimo 300 chilometri, immaginiamo cosa significa nel nord Italia, dove ci sono gare ogni 40-50 chilometri (certamente troppe).

 

Andiamo con un paio di esempi, presi a caso, in realtà sono davvero tanti:

la mezza maratona di Crema (CR), prevista per l’11 novembre, non potrebbe avvenire in quella data, perché “posseduta” dalla maratona di Ravenna (livello silver), che dista 254 chilometri dalla città lombarda.

Oppure

La mezza maratona di Padenghe s/Garda (BS), prevista per il 25 novembre, non potrebbe avvenire in quella data perché concomitante con la maratona di Firenze (livello gold), la distanza tra le due manifestazioni è di 253 chilometri, pertanto inferiore a quanto previsto dal regolamento (300 km), o quello che si può definire.

Scrivo “potrebbe” perché non si sa mai, prevalesse il buon senso, gli organizzatori di Ravenna e Firenze potrebbero rispondere positivamente alle richieste di Padenghe e Crema, magari facendo (anche) un’ottima operazione di marketing e simpatia. A rovescio, rispondessero in modo negativo, dubito fortemente che da Crema-Padenghe e dintorni arriverebbero orde di podisti improvvisamente folgorati dall’idea di correre una maratona, invece di una mezza e proprio a Crema o Padenghe.  Ma questo è un altro discorso.

 

In realtà l’elenco delle “allergie” è ben più ampio: mezza di Lodi vs maratona di Venezia, mezza Cernusco Lombardone(LC) vs mezza/maratona di Padova, mezza di Vittuone(MI) vs mezza di Verona. La Lombardia sembra particolarmente colpita dai suggerimenti Fidal, in realtà anche fuori non si scherza. Un esempio su tutti è la maratonina dei Dogi, che pure ogni anno si porta a casa 2000 partecipanti: non fattibile perché concomitante con la Milano Marathon (livello gold). A proposito di Milano, non potrebbero esistere due gare gold in pari data ( così è scritto), eppure le maratone di Roma e Milano saranno corse lo stesso giorno sino al 2020.

 

Calendario maratone e mezze 2108

http://www.fidal.it/upload/files/Organizzazione/2017/Calendario%20Maratone%20e%20Mezze%202018%20V_14.pdf

 

Ma andiamo oltre, perché siamo solo all’inizio.

E’ stato pubblicato il calendario mezze e maratone 2018, dove si evidenziamo, tra le altre cose, i livelli acquisiti dalle varie manifestazioni; la maratona di Trieste, ex Bavisela, oggi Trieste Marathon, si è vista assegnare il livello silver. Cosa c’è di strano? A parte qualche dubbio sulla legittimità dell’assegnazione (fatico a capire come possa avere diritto al livello silver, vedi sotto i requisiti richiesti), pare non abbia mai fatto richiesta. Ma, e qui siamo al paradosso dei paradossi, ad oggi è tuttora presente nel calendario triennale Fidal, eppure non si farà più.

 

Calendario triennale mezze e maratone gold – silver 2018-2020

http://www.fidal.it/upload/attivita/Calendario%20triennale%20Maratone%20e%20Mezze%20Gold%20e%20Silver.pdf

 

Siamo al termine di questo viaggio nel mondo Fidal, ma prima di concludere pare giusto evidenziare un paio di ultime anomalie. Sempre nell’ambito delle indicazioni Fidal, perché ormai è chiaro che di normative non se ne parla proprio, vi è quella che specifica:

“al fine di snellire e armonizzare il calendario 2018 …. si stabilisce che in ogni comune potrà essere organizzata una sola maratona ed una sola mezza…..”

Poi però si aggiunge:

“ulteriori manifestazioni su tali distanze potranno essere inserite su richiesta della locale amministrazione comunale”.

 

Questo il testo completo: http://www.fidal.it/upload/files/Organizzazione/2017/Circ_pubbl_cal_maratone_mezze_maratone_2018.pdf

 

In sostanza, se un comune per (sue) buone ragioni (opportunità, convenienza economica, etc etc) decide di fare 2-3 o più gare su pari distanza, nell’ambito dello stesso anno…va bene così. Così, ad esempio, Milano nel 2018 avrà due mezze maratone.

 

Infine, è davvero l’ultima: è di questi giorni la notizia che Treviso sarà la sede dei campionati italiani di maratona master 2018. La data è quella del 25 marzo, lo stesso giorno si corre la Stramilano, gara di livello gold, quindi non c’è (non ci sarebbe) compatibilità di date. Si saranno messi d’accordo? Macchè, alla richiesta di Treviso, Stramilano ha detto NO, eppure la Fidal ha ugualmente deliberato di accettare la richiesta di Treviso.

 

E’ tutto. E mi pare già abbastanza.

 

(tratto da www.podisti.net)

Esordio casalingo per la Prima Divisione targata 'Vivi'

(venerdì 20 ottobre)

Partita d’esordio casalinga per la squadra di Prima Divisione allenata da coach Pozzi coadiuvato da Mafredi e dal dirigente Belli in panchina che al PalaGemonio ospita, alla seconda giornata di campionato, la compagine di Orago/Visette. Formazione decisamente giovane quella degli ospiti (ad occhio, in buona parte si tratta di ragazze u16 !).
Le due formazioni scendono in campo tuttavia determinate a far bene e concentrate. Dalla nostra parte, senz’altro, attesa e trepidazione soprattutto incentrata sull’innesto delle nuove giocatrici provenienti dal progetto Consorzio VIVI (i giochi comunque le promuovono, sia in fase ricettiva che di attacco !).
Malgrado ciò, da subito la compagine avversaria si esprime al meglio, tradendo con ciò la giovane età, mettendo in difficoltà le ragazze di Vivi Blu Volley che peraltro si mostrano all’altezza “pur dovendo” correre a tutto campo e ribattere ogni pallone pericoloso proveniente dalla metà campo opposta dando vita talora, come nel set successivo, a dei veri “muro-contro-muro” !! Orago si dimostra alquanto caparbia e reattiva costringendo la squadra di casa ai vantaggi (26-24).
Con il secondo il rendimento delle locali si alza progressivamente anche per la prontezza della panchina di dare cambio ad alcune pedine per “riossigenare”, mentre dalla parte opposta le giocatrici progressivamente pagano dazio … ma non certo per minore esperienza (25-19).
Il terzo parziale si riduce (in)verosimilmente a una passeggiata per la squadra locale che peraltro continua nella sua azione autoritaria e pressante (25-11).

 

La storia del tulipano: origini, leggende e diffusione

 

Il nome “tulipano” deriva dal turco “tullband” copricapo, turbante, probabilmente per via della caratteristica forma di questo fiore. Secondo un’antica leggenda persiana, la più antica tra tutte quelle che vedono il tulipano come protagonista, questo nacque dalle gocce di sangue di un giovane ragazzo suicidatosi in seguito ad una terribile delusione amorosa.

Anche nella celebre raccolta di fiabe “Le mille e una notte” il tulipano viene associato all’amore: secondo i racconti infatti il sultano lasciava cadere un tulipano rosso ai piedi di una delle donne dell’harem per indicare loro quale fosse la prescelta,

Fu nel XVI secolo che questo splendido fiore ottenne una grande popolarità in Turchia, durante il regno del sultano ottomano Solimano il Magnifico, dalla cui corte vennero portati prima a Vienna, dove però non riscossero un grande successo e non furono coltivati a lungo, poi in Olanda e in Inghilterra, dove l’enorme richiesta negli anni a venire portò il prezzo dei bulbi alle stelle trasformando il tulipano in un vero e proprio status symbol, non solo per l’altissimo valore decorativo ma anche per quello gastronomico, tanto che, nella prima metà del 1600, il governo dovette imporre dei prezzi fissi per la vendita.

(tratto da www.giardinaggio.it)

Un fiore per dire "ti amo"

(venerdì 20 ottobre)

Sebbene molti siano convinti che il fiore che simboleggia l’amore sia la rosa questo non è del tutto vero: il vero simbolo dell’amore perfetto, quello onesto, eterno e disinteressato è il tulipano, almeno stando a ciò che la letteratura e le antiche leggende popolari ci tramandano…

Questo fiore, caratterizzato dalla sua particolare forma, è comunemente coltivato per la grande varietà di colori e i numerosi ibridi disponibili, che lo rendono perfetto per colorare parchi e giardini, ma vediamo di conoscerlo più a fondo.

(tratto da www.giardinaggio.it)

San Pietro … vede e provvede ! …

(giovedì 19 ottobre)

Già dal’inizio di questa stagione ho voluto mettermi alla prova, ‘rompere il ghiaccio’ da subito: mettermi cioé in discussione con le categorie “più ostiche con le categorie di maggior rilievo nelle quali ho poca dimistichezza, padronanza della mia posizione.
Stasera (mercoledì 18 ottobre) under 16 ad Azzate tra le compagini di Orasport Gazzada e San Pietro di Cassano Magnago.

L’osservazione come da ABC parte già dal riscaldamento: si apprezzano due quadre sostanzialmente poco fallose anche nei fondamentali devo dire.
Le locali partono di slancio nel primo set (4-0) complice la “non-aggressività” della compagine di Cassano Magnago 0-4, 2-11). E’ solo questione di cambio palla perché San Pietro dimostri un gioco più fluido e convincente, con diversi attacchi soprattutto dai centrali, anche da seconda linea ma Gazzada riesce a mantenere un rassicurante break di quattro punti per il finale 25-21.
Col ritorno in campo delle squadre si assiste ora a una sorta di rovesciamento di fronte: San Pietro che rotti gli indugi fa bene (e a tutto campo) girare la palla e dimostra caparbietà e buoni spunti d’attacco, Orasport che subisce l’onta senza dare sensazione di ripresa e gli ospiti s’impongono nettamente (15-25).
Il terzo parziale è praticamente fotocopia del precedente con le ragazze di Gazzada tecnicamente sfilacciate e inefficaci per una buona gestione della palla e perciò squadra incapace di risollevarsi (prima rotazione 0-5) favorendo l’azione avversaria nonostante anche qui non si pecchi di qualche .. svista (finale 25-13 per San Pietro).
San Piestro dimostra oramai di superare le locali ma … mai dire mai: la pala è rotonda, e nella pallavolo questo è un verbo !! finché non cade diceva qualcuno ! Così, dopo la prima rotazione (11 a 7 per gli ospiti), e aver sofferto degli attacchi ripetuti Gazzada pare ritrovare la grinta cercando una (flebile) rimonta nonostante rimanga sempre alle spalle della squadra di Cassano Magnago (22-25).

Personalmente ho cercato i approcciare al meglio alla partita. Attento sulle dinamiche di gioco, non tengo subito conto che si è i u16 e quindi conseguono altre attenzioni di gioco !! quindi ne ricavo che nonostante il buon debutto stagionale, c’è ancora da lavorare … per figurare al meglio ! L’unica cosa con il mio comportamento (non assolutamente fiscale) mi auguro di non aver avvantaggiato o svantaggiato nessuna delle due squadre.

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