(lunedì 30 maggio)
Le persone che mi conoscono ed i miei clienti, mi chiedono spesso informazioni o curiosità, ma senza dubbio la regina delle domande è sempre la stessa.
Praticamente tutti prima o poi mi chiedono: “quanto costa realizzare un sito?“.
In questo articolo provo a rispondere al quesito con quello che ritengo sia il miglior modo possibile: con un esperimento di mercato.
E’ difficile poter dare una risposta esauriente e precisa a questa domanda. Valutare un lavoro per un prodotto web non è per niente semplice.
Entrano in gioco tantissimi fattori specifici per quel lavoro, quel cliente e quel lavoratore. Di sicuro però è ancora più complicato se non si ha idea di quella che è la concorrenza.
La difficoltà a conoscere i prezzi di mercato
La maggior parte dei professionisti del web, hanno iniziato quasi per gioco. Di solito (ed è anche il mio caso) si parte con un progetto personale. Un sito, un’idea di cui si è appassionati. In altre parole spesso il primo approccio non è lavorativo, anzi!
Chi inizia pensando di guadagnare facendo il mio lavoro (o altri del settore), si ritrova ben presto ad abbandonare l’idea e tentare la fortuna verso altri lidi se non ha la giusta determinazione. La programmazione, il web design, la SEO e tutte le materie che orbitano nell’ambito di un sito internet si imparano avendo innanzitutto un primo fondamentale ingrediente: la passione.
E’ per questo motivo che troppo spesso chi lavora nel web, non immagina che ben presto si troverà di fronte qualcuno che gli chiederà di realizzargli un prodotto e…guarda un po’…gli chiederà il prezzo!
Anche a me la prima volta è venuta la tremarella alle ginocchia, il cuore batteva all’impazzata e la salivazione si è azzerata. Esattamente come l’amore…mi ero proprio perdutamente innamorato del mio lavoro.
A parte questo però sin dal primo giorno mi sono posto il problema di dare un valore al mio tempo, dare un peso alle richieste del cliente, dare un prezzo insomma.
Potrei pubblicare dei prezzari molto generici e vaghi ma non servirebbero a nulla. Se vuoi dare un valore al tuo tempo devi semplicemente decidere quanto vale un’ora di esso. Insomma non potrei mai tabellare un valore che è influenzato a mio parere da vari fattori, ma che riassumendo ridurrei ai seguenti:
- la tua esperienza: un programmatore che è nel settore da 15 anni non può costare quanto uno che bazzica il web da un paio. Il motivo è semplice: ha probabilmente conoscenze molto più approfondite che lo portano semplicemente a sbagliare meno, a conoscere la materia, a fare le cose semplicemente meglio. Il tutto ovviamente tenendo presente che possono esserci le inevitabili eccezioni;
- il cliente: sì per me anche la persona che ho di fronte fa variare il prezzo. Nel mio caso più il cliente mi sembra timido, tranquillo e fiducioso nei miei confronti, meno paga. Più è fastidioso più sale il prezzo. I rompiscatole evito di farli diventare miei clienti, ma se proprio devo (a volte non posso farne a meno) mi faccio pagare il fastidio. Perché a mio parare correggere 100 volte la stessa cosa perché il cliente non è mai soddisfatto, non significa aver realizzato una sola funzionalità 100 volte, ma 100 volte la stessa funzionalità. Se quindi capisco di avere a che fare con una persona troppo volubile, incremento sempre il prezzo di circa il 10%;
- il lavoro: ovviamente l’ampiezza del progetto fa cambiare il prezzo (un e-commerce non costa certo quanto un sito vetrina), ma anche la difficoltà dello specifico progetto o di parte di esso incide. Dover realizzare ad esempio la funzionalità di acquisto del prodotto su un sito, integrando anche effetti grafici fantasiosi e tecniche particolari, non può essere considerata alla stregua di una qualsiasi metodologia di acquisto classica di un e-commerce;
- il mercato: anche per noi come per tutto il mondo esistono le leggi di mercato. Non puoi permetterti di sparare prezzi assurdi rispetto ai tuoi concorrenti a parità degli altri fattori. In altre parole se il cliente trova un programmatore con la tua stessa esperienza per fare un lavoro, è ovvio che sceglierà quello che richiederà il prezzo più basso! Di cosa ti meravigli?
Se ci rifletti bene, sono tutti parametri che non puoi controllare, puoi però cercare di farti un’idea di ognuno di essi.
In particolare puoi cercare di essere più obiettivo possibile per quanto riguarda la tua esperienza (o farti aiutare da qualche amico veramente sincero), puoi imparare a farti un’idea dei tuoi clienti anche al primo colpo d’occhio, puoi fare un’analisi dei requisiti più approfondita per comprendere il lavoro da realizzare.
Ma il mercato? Come fai a sapere se sei nei prezzi di mercato o meno? Beh a riguardo ho deciso di fare un piccolo esperimento ed è proprio questo l’oggetto principale dell’articolo.
L’idea
Ho pensato che per farsi un’idea dei prezzi di mercato, bisognava bloccare gli altri punti del mio elenco e osservare cosa veniva fuori dal mercato.
Purtroppo nel mio esperimento non ho potuto fissare l’esperienza dei programmatori, ma ho però imposto il cliente ed il lavoro da fare.
Come? Beh semplicemente il cliente ero io ed il lavoro da fare lo conoscevo bene.
E’ infatti bastato pubblicare un annuncio su un sito dove notoriamente si ricevono proposte da parte dei vari sviluppatori, chiedendo di realizzare un lavoro che in realtà avevo già svolto e consegnato ad un mio cliente circa un mese prima.
Lo so cosa stai pensando ed hai ragione, ho barato. E’ stato però un esperimento molto interessante e mi scuso con tutte le persone che hanno risposto al mio annuncio per il tempo che gli ho fatto perdere. Spero non sia stato molto.
In ogni caso ho potuto conoscere vari sviluppatori e designer, alcuni dei quali mi hanno fatto una buona impressione ed a cui mi rivolgerò di sicuro quando, in alcune situazioni, decido di demandare dei lavori ad altri professionisti.
L’esperimento
Nell’annuncio chiedevo di realizzare un sito in WordPress molto semplice per un mio cliente, a causa del fatto che non avevo tempo per implementarlo io. Si trattava principalmente di installare il CMS ed il tema fornito, per poi inserire i contenuti (testi e immagini sarebbero stati forniti) e realizzare qualche personalizzazione, che lo rendesse sostanzialmente diverso da un sito indicato come riferimento. Il sito in questione in realtà era proprio il prodotto già realizzato da me per il mio cliente.
Ho ricevuto svariate proposte, più o meno immediate e più o meno professionali.
Alla fine le persone che si sono offerte di aiutarmi sono state 15.
Ti mostrerò innanzitutto i dati che ho raccolto e poi li commenterò evidenziando alcuni dettagli che non traspaiono da questi ultimi.
Ecco quindi in ordine di tempo le offerte che ho ricevuto:
Prezzo | Tempi |
€ 100,00 | 8h |
€ 220,00 | 3-4 gg |
€ 200,00 | 1 mese |
€ 50,00 | 1-2 gg |
€ 200,00 | |
€ 1.000,00 | |
€ 150,00 | |
€ 400,00 | |
€ 300,00 | |
€ 600,00 | |
€ 550,00 | |
€ 100,00 | |
€ 300,00 | |
€ 1.500,00 | |
€ 180,00 |
Come puoi vedere il ventaglio di prezzi è ampissimo. Sono rimasto spiazzato dal constatare che lo stesso lavoro è stato valutato sia 50 € che 1.500 €!
Rimossi alcuni “estremisti” però, il valore di mercato è stato abbastanza lineare.
Il prezzo medio è di 390 € ma in realtà una media plausibile (considerando solo le offerte “vicine”) è di circa 250 €.
E’ dunque questo il prezzo per il montaggio e personalizzazione di un sito WordPress? A mio parere assolutamente no!
Innanzitutto tieni presente che pochi, anzi pochissimi hanno parlato di IVA e fattura. Questo significa che molto probabilmente i prezzi vanno incrementati del 22%. Inoltre le persone che mi hanno risposto spesso avevano poco o niente di professionale. Quelle poche che hanno approcciato alla questione in maniera a mio parere corretta, erano guarda caso quelle più costose nel preventivo finale.
Escludendo i preventivi di 1000 € e 1500 € ricevuti da quelle che di fatto erano web agency e che hanno tutt’altri costi di gestione, quelli ricevuti da professionisti apparentemente seri erano tutti compresi tra i 400 € ed i 600 €.
Per completezza voglio spiegare brevemente cosa intendo, quando parlo di approccio serio nei confronti di un cliente:
- mi aspetto che ci si rivolga a me, potenziale cliente, dandomi del lei e non del tu. Questo almeno al primo approccio. L’hanno fatto in pochi a dire il vero, ma chi ha avuto questa attenzione di certo ha trasmesso una certa professionalità;
- nell’annuncio parlavo genericamente di “personalizzazioni”, mi aspetto quindi che il professionista mi chieda di quali modifiche parlo per poter fare una valutazione. Molti hanno sparato prezzi ad occhi chiusi, senza preoccuparsi del reale lavoro da svolgere. Ne posso dedurre che dopo aver “acchiappato” il cliente gli cominciano a dire il prezzo reale. Se fosse così non lo considero un approccio serio;
- a seguito della genericità delle specifiche, legandomi quindi al punto precedente, ho visto come molto poco professionale chi si è presentato dicendomi sin da subito il prezzo. Anche se il professionista in questione dovesse aver capito subito il lavoro da fare, preferirei parlare di soldi sempre in un secondo momento. La sensazione infatti è stata quella di aver ricevuto una risposta rapida tra le tante, alla ricerca di un lavoretto da “acciuffare” piuttosto che da realizzare per bene. Penso che ogni cliente debba ricevere la massima attenzione e che questo debba essere trasmesso allo stesso in ogni comunicazione…soprattutto la prima;
- molti non parlavano della propria esperienza, a stento si presentavano e pochissimi provavano a spiegare come sarebbero potuti rendersi utili o che mostrassero qualche altro lavoro simile già fatto.
In altre parole mi sono sentito spesso trattato come un banale “pollo da spennare”, senza che ci si preoccupasse minimamente di mostrarsi preparati ed in grado di svolgere quel lavoro! E’ come se le persone che hanno risposto all’annuncio, dessero per scontato che io li considerassi i migliori sviluppatori e/o designer WordPress del mondo.
Il consiglio quindi che mi sento di dare ad una buona fetta delle persone che mi hanno contattato, è di cercare di essere più umili. L’esperienza e le capacità si trasmettono anche dimostrando di voler realizzare solo lavori che si è in grado di fare. Chiedere spiegazioni e porsi in maniera cordiale è fondamentale, non un superfluo dettaglio da rimandare alle successive comunicazioni dopo aver “acciuffato” il cliente.
Conclusioni
In definitiva ho potuto appurare che i professionisti seri sono pochi e che spesso sono costretti a vedersi soffiare il lavoro da persone (di solito ragazzini) che si vendono, o meglio si svendono, per quattro soldi.
Un po’ di esperienza però in questo senso l’ho fatta e posso dirti con assoluta certezza, come prosegue la faccenda se il cliente decide di rivolgersi a persone poco professionali. Al momento il costo sembra minore, ma alla fine il lavoro varrà quanto speso. Il risultato? Un cliente insoddisfatto che spesso è costretto ad aggiungere al primo costo, quello del vero professionista che gli realizzerà successivamente il lavoro.
In altre parole, quello che sembrava un risparmio si trasforma in una spesa maggiore sia in termini di tempo che di soldi.
Per carità, ognuno è libero di buttare il proprio denaro come vuole, ma personalmente preferirei aver pagato il giusto subito, per avere una persona che sa quel che fa.
Alla luce di tutto questo spero di averti aiutato a valutare meglio quanto costa realizzare un sito o almeno a farti capire come dovresti comportarti quando cerchi di offrire i tuoi servizi ad una persona.
Fossi stato un vero cliente, avrei infatti quasi preferito rinunciare alla realizzazione del lavoro, piuttosto che mettermi nelle mani di alcuni personaggi che si sono posti in maniera decisamente assurda. Nulla di tragico intendiamoci, ma a volte mi sono cadute davvero le braccia.
Concludo con la consapevolezza che esistono molti bravi professionisti nel mio settore, quello che a mio parere andrebbe informato e formato è piuttosto il cliente, che troppo spesso cerca una soluzione economica, senza soffermarsi a riflettere sul fatto che si rischia di finire in un baratro dove a conti fatti si può uscire solo rinunciando al prodotto o spendendo ancora di più.
E tu cosa pensi del mio piccolo esperimento? Meglio un professionista a costo “alto” o un improvvisato a prezzo da discount?
(tratto da www.saveriogravagnola.it, 24 novembre 2015)