(Venerdì 30 agosto)
creata e voluta dal gruppo ‘7 Laghi Runners’ da alcuni anni, in sinergia con la ‘Corsa di S. Rocco’ di Brebbia; si presenta come una delle ultime corse serali della stagione.
Benché si possa considerare come una serale ‘di nicchia’, si apprezza una buona partecipazione (con la batteria dei bambini che partono poco prima di noi, stimo sui 200 i concorrenti), a testimonianza che anche queste decentrate non sono poi tanto disdegnate ! E’ il primo anno che dopo la sgambata a Brebbia prendo parte al secondo atto a Malgesso e, fermo stante la piacevolezza di compiere un ‘inedito’ allenamento in compagnia, ho apprezzato come tanti altri (circa 150 partecipanti) il percorso proposto.
Sul luogo della partenza ho modo di
ritrovare e salutare diversi frequentatori del circuito varesino; fra tutti, vedo con un pò di ‘stupore’ l’amico Giuseppe Ramundo il quale, provenendo da Cantello, ha fatto parecchia strada (con traffico annesso visto l’orario) per arrivare sin qui !, Stefano, Nunzio, Paola, Michele, Pasquale, Giuseppe del ‘GP Miralago’, Ugo e l’immancabile Giulio ‘Lo Squalo’.
Di poco inferiore ai 6 km., interamente nei boschi e campagne circostanti ad eccezione del primo km su asfalto in cui affrontiamo subito dopo la partenza una non indifferente salita per risalire al disopra delle scuole adiacenti e poi deviare per uno scorrevole sterrato che ci riconduce in zona partenza (denoto una buona tenuta – vado pensa
ndo -). Quindi si ripassa in zona partenza e si prosegue in direzione Trav
edona Monate; poco poco dopo si abbandona l’asfalto per il fatidico tratto di bosco inserito anche nella tappa primaverile del Piede d’Oro, dove si svolge tutto il resto della gara. Passato il terzo chilometro, mentre sfiliamo per i sentieri, ecco ai bordi del camminamento Katia Grillo intenta a riprendere i concorrenti impegnati. Dopo un piacevole passaggio nei boschi e sentieri di Malgesso, i concorrenti recuperano a meno di un km dal traguardo le vie del paese e si ritrovano a percorrere in senso contrario la ‘chicane’, con passaggio sopra la superstrada, che conduce al rettilineo antistante il municipio.
Decisamente picevole come andamento, molto simile a quello della gara di due settimane fa di Brebbia: non così ricco di saliscendi come nella prima ma senz’altro impegnativo dal punto di vista muscolare e per i continui cambi di ritmo richiesti, fino ad ‘aprirsi’ per il rettilineo finale.
Come tante altre, anche questa serale si inserisce in una cornice di festa di paese; pertanto, al ternine delle fatiche, c’è la possibilità per tutti di fermarsi per stare in compagnia e trascorrere qualche ora insieme, magari anche facendo quattro salti … o quattro passi per il viale a festa.