I mesi estivi, se possono indurre anche gli interessati al meritato riposo, un periodo di stacco dalle normali attività agonistiche, talvolta propongono inedite se non interessanti manifestazioni/eventi sportivi di corsa in cui mettersi alla prova, oppure semplicemente momenti “diversivi” che si propongono in un periodo di ferie.
E’ con questo spirito che stamane ho partecipato alla corsa in montagna ‘Giro del Perim’, gara di 13 km. con dislivello positivo di 500 m., organizzato dalla locale società sportiva ‘Atletica 3V’, il quale si sviluppa, attraverso sentieri boschivi e il passaggio per le vie del borgo di Arcumeggia e offrendo l’opportunità di godere degli scorci sulla nostra valle tra Casalzuigno e il pittoresco paese della Valcuvia. Ritrovo alcuni amici podisti che frequentano anche il circuito del Piede d’Oro, con cui non manco di scambiare qualche battuta. Tra gli altri, qualche mio compaesano runner, Giuliano Marsetti dell’Atletica Verbano (poi 5° arrivato), Massimo Lucchina dell’Atletica 3V (5°) e l’inossidabile Dante Morandi del CB S. Andrea.
Dopo la prova similare della Curiglia-Monteviasco di luglio, eccomi dunque ad una seconda prova di corsa in montagna, da diversi considerata (e condivido !!) decisamente impegnativa e anche tecnica in particolare nella seconda parte dopo l’ascesa all’alpe omonima.
Effettuata la presentazione ai podisti della gara e del percorso da parte del presidente dell’Atletica 3V Vittorio Ciresa, alle 9:30, orario personalmente tardivo per la partenza di una corsa del genere (cara grazia che la mattinata non si presentava esageratamente calda !!), la partenza. E’ il primo anno che prendo parte da podista alla gara. Apprendo dall’amico Michele Giavini, co-organizzatore della manifestazione, che alla partenza non seguiremo la pesante salita a tornanti che risale a Casale ma, usciti dall’ampia area che funge da ritrovo alla manifestazione, imboccheremo il sentiero a lato, più dolce. Qui ci si presenta il primo – piuttosto breve – tratto di bosco, il quale, pur non essendo particolarmente impegnativo, è capace di fare già arrancare, per fuoriuscire su di un sentiero più largo che conduce poi alla chiesa di Casale. Da qui, un lungo tratto in leggera discesa fino al passaggio nell'”area” di Vergobbio dove, dopo un dolce falsopiano di meno di un chilometro, i concorrenti devono prendere a sinistra per il sentiero detto ‘
‘delle Marianne” che, con uno sviluppo di quasi un km, porta i concorrenti dalla frazione di Vergobbio ai piedi del paesino di montagna. Al termine del camminamento che volge sempre in su, non concedendo tregua, gli addetti sul percorso indicano di prendere un ulteriore sentiero che, evitando di percorrere un tratto asfaltato, conduce ai piedi del piccolo borgo. Qui il primo ristoro, dove ritrovo i carissimi amici Giacomo Sangalli e Morena Pedroni. Reintegrati un pò di liquidi, ci si appresta dunque ad attraversare le caratteristiche stradine del piccolo borgo dopodiché si procede a salire ancora in direzione di Aga. Qui, dopo aver incrociato un paio di persone che seguivano la gara (di cui una mi si presenta come uno dei fondatori del gruppo sportivo in cui corro, il CB S. Andrea) ho lo SPETTACOLOSO piacere di vedermi passare a non più di tre metri un giovane cerbiatto (!!!). Percorro a ritroso la mulattiera che collega Arcumeggia a San Martino, quindi una deviazione ci porta ad attraversare poi un lungo tratto all’ombra in un bel bosco (non mi ricordo se trattasi di lecceto ? …).
Ad un certo punto però non vedendo più nessuno davanti a me né alcuna indicazione di percorso né tantomeno traccie di sentiero – forse ingannato dalla pendenza – decido di fermarmi e di aspettare alcuni compagni di corsa che ho precedentemente staccato.
Se davanti a me era posizionato un tenace ottantenne (assiduo e titolato frequentatore di questo genere di corse mi dicono – complimentoni !!), noto con piacere che nel piccolo gruppetto che si viene così formando è presente un giovanotto(NE), frequentatore anche lui del P.O., con il quale è in corso un piacevole testa e a testa e che, nel successivo tratto tecnico in discesa, pianta tutti quanti per involarsi. Passato il secondo ristoro di giornata soprastante il caseggiato di Casale, a cui mi fermo più a lungo, ci si appresta ad affrontare gli ultimi km. Riconosco con ‘familiarità’ il tratto di S. Antonio – Battistone, meta un anno fa di un piacevole allenamento con Angelo.
Quindi il ritorno sul tratto iniziale fatto all’andata e l’arrivo all’area feste luogo della partenza.
Ricordo il tempo … lasciamo perdere ! … la premessa era di fare qualcosa di diverso dal solito oggi (benché fermo da fine luglio) e ancor più dal provare una gara suggestiva stando dalle mie parti, e posso dirmi soddisfatto: bella gara, bel percorso, buona compagnia !